Colleferro, intitolata a Willy Monteiro la piazza dove perse la vita
Colleferro – 3 anni fa il 6 settembre del 2020 ci fu l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, giovane cameriere originario delle Isole di Capo Verde.
Oggi per il terzo anniversario della morte di Willy Monteiro Duarte, ucciso barbaramente a calci e pugni, c’è stata l’inaugurazione della Piazza Bianca a lui dedicata nel luogo dove trovò la morte, in pieno centro cittadino.
La piazza è stata inaugurata dal Sindaco Pierluigi Sanna insieme alla famiglia del ragazzo, la mamma Lucia, il padre Armando, la sorella Milena, altri familiari e parenti, tanti amici e concittadini di Colleferro e Paliano, il vicino paese del frusinate dove viveva.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza dei Sindaci dei Castelli, di molti comuni della provincia di Roma, di quello di Paliano (Frosinone) Domenico Alfieri, dove viveva il ragazzo capoverdiano con la famiglia, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Generale Marco Pecci, del prefetto di Roma Lamberto Giannini, delle Forze dell’Ordine del territorio, i Vigili del Fuoco, la banda musicale, Protezione Civile, Croce Rossa e altri volontari.
Hanno preso parte alla cerimonia oltre mille persone, numerosi consiglieri comunali, regionali, delegati di Città Metropolitana, assessori regionali, la Vice Presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, l’Assessore Regionale Giancarlo Righini e molti altri rappresentanti delle Istituzioni, del Parlamento e del Senato.
Il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi, ha mandato i suoi calorosi saluti alla famiglia e ai presenti, ma non è potuto intervenire, in quanto era a Napoli per il funerale del ragazzo ucciso qualche giorno fa dopo un litigio per motivi di parcheggio a Caivano.
La celebrazione del ricordo del giovane cameriere, ucciso dopo essere intervenuto per difendere un suo amico, è continuata con una Messa nella vicina chiesa celebrata dal Vescovo della diocesi di Velletri-Segni Monsignor Stefano Russo (presente all’intera iniziativa dove ha dato la sua benedizione) e dal parroco di Santa Barbara don Marco Fiore e con la visione di un documentario sulla drammatica vicenda proiettato al cinema di Colleferro prodotto dalla Rai.
La notte dell’aggressione il Luogotenente Comandante della locale stazione di Colleferro, Antonio Carella, alle 3,30 di notte scese nella piazza sottostante subito dopo l’aggressione, sentendo dalla sua abitazione le grida e le urla concitate, dalla vicina caserma dei Carabinieri, e assieme ad altri due colleghi del Nucleo Radiomobile, appena un quarto d’ora dopo i fatti, fermarono gli autori della vile, spietata e folle aggressione.
Erano fuggiti in un bar di Artena, erano in 5, tra cui i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, noti combattenti della disciplina della MMA e delle arti marziali già conosciuti alle forze dell’ordine, ancora in carcere insieme ad altri due indagati (uno in carcere, uno ai domiciliari tutt’oggi).
Oggi gli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dopo aver soccorso Willy esanime in terra, insieme ad alcuni amici e aver assicurato alla giustizia gli autori, grazie alla loro conoscenza del territorio e alle prime indagini e testimonianze fatte sul posto, sono stati ringraziati per il loro pronto intervento dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini, dal loro Comandante Provinciale dei Carabinieri Marco Pecci, dal Procuratore Capo della Repubblica di Velletri Giancarlo Amato e dal sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna.
Il primo cittadino ha ricordato commosso quei tragici fatti di quella notte e della mattina dopo, tra il dolore e la commozione della grande folla presente.
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Last Updated on 6 Settembre 2023 by Redazione 2