CONDOMINIO, LA MANCATA CONVOCAZIONE PUÒ ESSERE SOLLEVATA
La mancata convocazione: quante volte ci succede che, per un errore di trascrizione dell’indirizzo corretto del destinatario, si crea l’impossibilità di convocazione per tutti i condomini
La mancata convocazione di un condomino per l’assemblea è un vizio che può essere contestato solo dal diretto interessato, entro 30 giorni dal ricevimento del verbale di assemblea.
Gli altri condomini, infatti, non possono agire al riguardo, e quindi l’eventuale impugnazione giudiziale risulta inammissibile. Così si è pronunciata la Corte d’Appello di Napoli nella interessante sentenza n. 3562, pubblicata lo scorso 25 luglio 2023.
Nella specie una condomina aveva impugnato una deliberazione assembleare, denunciando il vizio della mancata attestazione a verbale della regolare costituzione della riunione in virtù della regolare convocazione di tutti i condomini.
Secondo la condomina, tale aspetto poteva infatti ritenersi vizio sul quale si basava la domanda di annullamento della delibera impugnata, per l’omesso avviso di convocazione degli eredi di un condomino.
La condomina aveva richiamato la norma di cui all’art.1136, comma 6, c.c., secondo cui l’assemblea non può deliberare “se non consta che tutti gli aventi diritto sono stati regolarmente convocati”, quale requisito per la valida costituzione dell’adunanza.
La Corte di Appello ha respinto l’impugnazione, ribadendo come ciascun condomino non può sollevare vizi, relativi alla mancata convocazione, degli altri aventi diritto, perché non investiti di potere di rappresentanza dal condomino non regolarmente convocato.
Come è noto infatti, la Suprema Corte a Sezioni Unite (sentenza n. 4806/2005) ha ribadito e chiarito che, l’omessa convocazione di un condomino costituisce motivo di annullamento, e non di nullità, delle deliberazioni assunte, trovando supporto dall’art. 1441 c.c..
di Elvio Case
QUI per leggere altre INFO simili – QUI per consultare la nostra pagina Facebook
Last Updated on 16 Settembre 2023 by Autore P
