Grottaferrata, Dott.ssa Mangiagli (ASL RM 6) aggiorna su focolaio Covid-19 nella Casa di Riposo
Nel pomeriggio di ieri presso il Comune di Grottaferrata, il sindaco Luciano Andreotti ha incontrato la dottoressa Franca Mangiagli, dirigente del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) della Asl Rm 6.
Al centro del briefing, al quale ha preso parte anche l’assessora alle Politiche sociali, Tiziana Salmaso, c’è stato l’evolversi dell’emergenza Covid-19 sul territorio all’indomani dei quattro decessi avvenuti in seguito all’emersione di un focolaio presso la casa di riposo “Cuore Immacolato di Maria”, struttura gestita dalle Povere Figlie della Visitazione di Maria di Grottaferrata.
AGGIORNAMENTO SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA NELLA CASA DI RIPOSO – La Asl ha confermato che sono stati effettuati ulteriori controlli da parte dei medici dell’Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) i quali continuano a monitorare le condizioni dei singoli degenti, stabilendo – nei casi in cui se ne manifesti la necessità – il trasferimento in apposite strutture Covid.
Ad oggi la situazione all’interno della struttura è la seguente: nella casa di riposo sono rimaste 13 persone positive tra gli ospiti, sei suore positive e una negativa. Gli ospiti ospedalizzati sono 21.
I 13 anziani in casa e le sei suore sono controllati giornalmente da medici della stessa Asl
al fine di un puntuale controllo del quadro sanitario e per garantire alla bisogna un pronto intervento.
POSIZIONE E INTERVENTI DEL COMUNE – In relazione a quanto comparso in diversi articoli di stampa, si precisa che la Casa di Riposo “Cuore Immacolato di Maria” non è una RSA ma una struttura socio-assistenziale e come tale è autorizzata dal Comune dal 2006 in ottemperanza alla legge regionale n.41 del 2003 e successive modificazioni.
Da parte sua il Comune collabora con la struttura nel dare sostegno a persone indigenti di Grottaferrata o senza fissa dimora.
Periodicamente l’ufficio Servizi sociali effettua sopralluoghi atti a verificare il mantenimento dei requisiti presenti al momento dell’autorizzazione.
Nel corso di quest’ultimo anno, dominato dalla pandemia, il Comune ha dato disposizioni in merito al protocollo Covid alla casa alloggio come a tutte le strutture simili presenti sul territorio.
La casa di riposo dispone di 54 posti letto e in varie occasioni, prima della pandemia, ha collaborato con il Comune mettendo a disposizione i propri spazi per cittadini grottaferratesi particolarmente indigenti o senza fissa dimora.
Il sindaco Luciano Andreotti e l’assessora Salmaso hanno ribadito che dal momento della comunicazione da parte della Asl relativa alla presenza del cluster nell’istituto, il Comune si è attivato per attuare le procedure relative al ritiro e al conferimento rifiuti, pronto a fornire assistenza alla struttura attraverso l’ufficio Servizi sociali per le esigenze legate alla condizione di isolamento.
Gli stessi operatori dei Servizi sociali comunali hanno quindi appurato dalla responsabile della struttura che non sussistevano bisogni di approvvigionamento in quanto lo stesso era garantito da un “percorso bianco” per il rifornimento alimentare. La medesima responsabile ha esposto che in caso di necessità relative al rifornimento di farmaci sarà loro cura contattare gli uffici comunali.