Nemi, la nota sui lavori alla spiaggetta del Lago, zona “La Fiocina”
Nemi – Riceviamo e pubblichiamo da “Il Gruppo della Spiaggetta”, che sono un nutrito schieramento di frequentatori e amanti della zona della conca lacustre, residenti a Nemi, Genzano e in altri Comuni dei Castelli. La loro è una lettera segnalazione che arriva dopo che hanno notato dei lavori con mezzi di movimento terra e alcune palizzate in legno già installate sulle tipiche spiaggette della zona lacustre chiamata “La Fiocina” .
“Da qualche giorno ormai noi frequentatori abituali del lago stavamo assistendo preoccupati a dei movimenti di cantiere lungo il costone che scende alla spiaggetta di Via Diana, l’ultima prima di Via Perino davanti l’ex Ristorante la Fiocina. Ci siamo subito attivati per scoprire cosa stesse succedendo, e abbiamo scoperto che il Comune di Nemi ha progettato una pedana panoramica in legno lunga 30 m, che deturperà completamente la natura incontaminata del paesaggio e soprattutto distruggerà una porzione di habitat importante per piante, papere e oche, pesci. Sui cartelli, tra l’altro, leggiamo che l’opera è una messa in sicurezza per rischio epidemiologico e davvero non riusciamo a capire che cosa significhi. Poi si è svelato il mistero: perché mai rischio epidemiologico?
L’aiuto ai comuni lacustri
Perché sono fondi stanziati durante il Covid (2021) dalla Regione Lazio per aiutare i comuni lacustri che soffrivano della mancanza di turismo balneare a causa dell’epidemia. All’epoca bastava che il comune presentasse un progetto per incoraggiare il turismo con misure di sicurezza anti COVID e il mantenimento del distanziamento previsto dalle leggi di allora. Quindi l’assurdità diventa più incredibile: la pedana è anti epidemiologica perché servirebbe A FAR FREQUENTARE LA SPIAGGIA MANTENENDO LA DISTANZA DI SICUREZZA PER RISCHI DI CONTAGGIO COVID. Essendo stata approvata in un momento di emergenza mondiale, possiamo affermare che oggi non ha proprio nessun senso. Si legge sulla delibera comunale n80 del 28/05/2021: “RITENUTO secondo la regione Lazio pertanto di procedere, con la necessaria urgenza, all’assegnazione di risorse straordinarie ai Comuni lacuali del Lazio con arenili accessibili al fine di consentire la realizzazione di attività e di servizi volti a garantire la fruibilità in sicurezza delle spiagge, dei pontili e delle banchine dei laghi per la stagione balneare 2021”.
Il lavoro che non serve più
Cioè un lavoro che “serviva” tre anni fa. Ora e un’opera inutile, che servirebbe solo ad antropizzare un’oasi naturale bella proprio nel suo essere intoccata dalla mano dell’uomo (da sempre dipinta da artisti e cantata da poeti di tutto il mondo). Un’opera che mira forse a rendere più fruibile e comoda questa spiaggetta al turismo balneare di massa, quello di un giorno e via, quello dei selfie a bordo lago. Con la stessa concezione economica che ha portato a tagliare un lecceto secolare su via del Perino, nel pieno del costone boschivo del vulcano per rendere la strada di nuovo strada, e non più sentiero. Si promuove così un turismo che più di ogni altra cosa danneggia il delicato ecosistema lacustre lasciando rifiuti, portando macchine, sciogliendo in acqua creme solari, nutrendo di scarti gli animali selvatici. A noi piacerebbe che l’area attirasse turisti che già vengono numerosi perché amano la natura così com’è: non vogliamo il turismo da consumo, quello che porta soldi.
Questa spiaggetta è il nostro piccolo angolo di mondo, il nostro preferito. Quello che puliamo dall’immondizia ogni giorno, quello che preserviamo dal turismo estivo, quello dove abbiamo creato la nostra socialità tra amanti della natura. Quel posto meraviglioso e selvaggio che per noi è casa, più di casa: il nostro posto selvaggio di cui ci sentiamo un po’ i guardiani e le guardiane. E ora lo vediamo invaso da mezzi cingolati, reti e transenne. La lettera conclude con le parole : CHIEDIAMO SUBITO LA FINE DEI LAVORI E IL RIPRISTINO DELL’AREA NATURALE”. Firmato Il Gruppo della Spiaggetta.
La nota del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, arrivata oggi
” La realizzazione della piccola opera pubblica in questione non è una piattaforma, ma un semplice balcone in legno che dalla strada consente di affacciarsi sul lago soprattutto per i diversamente abili che troveranno pedane facilmente accessibili. Ci tengo a precisare che la struttura non sarà data in gestione a nessuno, sarà e rimarrà sempre pubblica e a beneficio di tutti i fruitori del Lago. Realizzata con materiali ecologici, interamente in legno senza nessuna costruzione edilizia, nel rispetto dell’habitat lacustre. Per quanto riguarda il tema che fa riferimento ai fondi stanziati da Città Metropolitana, nel periodo in cui eravamo ancora in emergenza epidemiologica. Lo abbiamo citato d’accordo tra Enti, Comune e Città Metropolitana, nel rispetto delle normative da pubblicare sui cartelli dei lavori, perché è un finanziamento di circa 29mila ottenuto durante i tempi pandemici di cui abbiamo beneficiato e portato a termine, destinato proprio a rendere maggiormente fruibile le sponde del Lago. L’Amministrazione Comunale di Nemi, ci tengo a ribadire è contro il degrado e l’abbandono delle aree naturali, è da sempre si è contraddistinta per la tutela e conservazione dell’ambiente naturale protetto e per la valorizzazione del proprio territorio. All’interno di queste line guida rientra anche la valle del lago di Nemi che in questi anni è diventata centrale nelle attività dell’amministrazione comunale.
Gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico
Attraverso gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ripristino dei sentieri naturali con la riapertura dopo oltre 30 anni dello storico sentiero di San Michele che conduce all’Eremo. Inoltre ricordiamo anche la messa in sicurezza del manto stradale della strada Nemi Lago, le bonifiche delle continue discariche abusive nell’area della valle; le bonifiche dei fondali e delle sponde lacustri. In merito alla realizzazione della terrazza in legno in via di Perino zona La Fiocina, desidero precisare che il progetto prevede la bonifica di quel piccolo tratto di sponda, che era pieno di vegetazione, di rovi ed erbe infestanti, quindi in questo modo viene rivalutato e sistemato. Con la realizzazione di un piccolo ballatoio (terrazzo panoramico) per l’accesso ai diversamente abili si verrà a creare un angolo più accogliente e decoroso rispettando pienamente il luogo.
Le preoccupazioni dei cittadini di nemi e dei fruitori del Lago
Apprezzo e condivido le preoccupazioni dei cittadini di Nemi e di altri comuni dei Castelli, fruitori del Lago, in merito alla tutela dello stesso. In quanto mi sento di dire che perseguiamo lo stesso fine e insieme possiamo promuovere una frequentazione sana dei luoghi, che può essere anche un deterrente nei confronti di chi invece mette in atto comportamenti poco rispettosi, abbandonando ad esempio i propri rifiuti in maniera selvaggia e senza nessun rispetto per le persone e l’ambiente lacustre. Intorno al Lago di Nemi vi sono anche altre progettualità come la pista ciclabile.
Concludo dicendo, che ci vuole sicuramente equilibrio nell’analizzare le cose, e che la mia porta in comune è sempre aperta a chi ha idee e progetti in merito alla conca e allo specchio lacustre, li invito a venire a parlarne serenamente “. Nella fotogallery sopra pubblicata i lavori in corso attuali (foto fornite dal Gruppo della Spiaggetta) e il tratto interessato come era prima ( foto fornita dall’amministrazione comunale).