Nemi, inaugurata la Mostra di Cristina Kole, alle Scuderie Ruspoli, il percorso artistico “Pain..T- Colori e Dolori”
Nemi – Una singolare e colorata Mostra di quadri è stata inaugurata questa sera alle Scuderie Ruspoli nel Borgo Antico. Presenti al taglio del nastro il sindaco Alberto Bertucci, l’assessore alla cultura e agli eventi Donatella Chialastri, il fotoreporter giornalista del Messaggero Luciano Sciurba, il fotografo Giancarlo Boldacchini e altri illustri ospiti, mentre in serata è atteso anche il sindaco di Velletri Ascanio Cascella, estimatore dell’artista, Cristina “Kole”. La donna, residente a Nemi, è originaria di Genzano, della nota famiglia di ristoratori Gabbarini, figlia di Renzo e nipote di Pietrino recentemente scomparso.
“L’esposizione artistica, spiega l’artista, l’ho chiamata “PAIN….T- Colori e Dolori “By “Kole”, che è il mio nome d’arte, sarà aperta da stasera fino al 29 febbraio, forse sarà prolungata, presso le Scuderie di Palazzo Ruspoli, con ingresso gratuito, grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, sarà aperta tutti i giorni, mattina e pomeriggio. E’ una raccolta artistica di quadri e creazioni di donne realmente esistite, protagoniste di fatti di cronaca, di storia, di attualità, spettacolo, scienza, arte e di altre situazioni quotidiane.
Una sorta di profonda esplorazione delle emozioni umane, anche quelle più forti e recondite, più intime e complesse, dove il dolore in tutte le sue sfumature, dalla sofferenza fisica, all’angoscia emotiva, cattura il visitatore in maniera da trasmettere messaggi toccanti e riflessivi, in un percorso fatto di molte immagini, suddivise in vari temi. Ogni opera sottolinea e racconta una storia unica, fatta di lotta e resilienza, offre uno sguardo profondo nell’animo umano, dando voce a tante storie di donne, realmente successe. Raccontate con i colori, le emozioni, con l’arte, la fantasia empatica, con la tecnica ad olio, che si abbina anche con altri materiali, preziosi, comuni, riciclabili, raccolti, ideati e realizzati dalla mia ispirazione”, conclude Cristina Kole.
Foto Video Giancarlo Boldacchini
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