Ciampino, convocazioni consiliari: opposizione ricorre al Consiglio di Stato
Ciampino – È stato notificato al Comune di Ciampino il ricorso al Consiglio di Stato instaurato dai consiglieri comunali di opposizione Roberto Mantua, Francesco Lanzi e Giovanni Castellani, del gruppo Civico “Progetto Comune”, e da Gabriella Sisti di Italia Viva.
I ricorrenti hanno presentato appello avverso la sentenza con il quale il TAR del Lazio aveva rigettato il ricorso di primo grado relativo alle erronee modalità di convocazione dell’organo consiliare del 27 novembre 2020 in materia di equilibrio di bilancio in violazione degli artt. 42, comma 2, lett. b) del d. lgs. n. 267/2000 T.U.E.L., art. 40 dello Statuto del Comune di Ciampino, art.19 del Regolamento di Contabilità del Comune di Ciampino e art. 31 del Regolamento Comunale del Comune di Ciampino.
“L’opposizione, grazie anche al supporto tecnico legale che l’avvocato Raffaele Forestiero non ha mai fatto mancare ai consiglieri comunali di opposizione” scrivono i consiglieri “con questo provvedimento ha inteso andare fino in fondo alla questione dirimente per ristabilire le regole democratiche, troppe volte calpestate da questa Amministrazione Comunale, anche a costo di un elevato sforzo economico personale”.
“Anche questo è il ruolo dei consiglieri comunali: quello di difendere la democrazia nei confronti di chi intende calpestarla e per poter affermare i principi di legalità e di rispetto delle regole democratiche. Per questo ribadiscono l’assoluta convinzione nel combattere, in ogni sede istituzionale e fino all’ultimo grado di giudizio, chiedendo che il TUEL venga rispettato nella sua interezza”.
“Le prerogative dei consiglieri comunali contenute nel Dlgs. 267/2000 devono essere difese” concludono i consiglieri “anche se questa difesa, molte volte, ha un costo economico. Ma la democrazia non ha prezzo”.