Santa Maria delle Mole (Marino) grande partecipazione all’incontro del progetto “Insieme è Possibile” ideato dalla Diocesi di Albano e dalla Procura di Velletri
Santa Maria delle Mole (Marino), oggi 28 maggio, per gli incontri INSIEME È POSSIBILE, progetto ideato dalla Diocesi di Albano e Procura di Velletri; è stata la volta dell’Istituto Comprensivo Santa Maria delle Mole, classi V Plessi Verdi e Repubblica.
Per dare l’idea di com’è andata sia il procuratore capo Giancarlo Amato che la direttrice dell’ ufficio scolastico diocesano Gloria Conti hanno commentato : “ con questi incontri nelle scuole, stiamo andando veramente di bene in meglio. Non immaginavamo tanta bella e affettuosa accoglienza. Una bella Scuola colorata e accogliente al centro di una zona di periferia molto popolata. All’ingresso a cui si accede da una stradina in discesa, sul piccolo piazzale asfaltato i giochi di un tempo ripitturati dai genitori degli alunni danno un tocco di vivacità alla giornata “.
Quindi sensazioni di coinvolgimento e partecipazione da parte dei relatori ospiti e dei molti bambini presenti. Grandi emozioni anche davanti all’albero di Falcone e Borsellino costruito dagli alunni con le loro insegnanti , accanto una parete di disegni e testi, racconta il percorso di legalità vissuto durante l’anno. Le voci allegre dei bambini in palestra sono una ulteriore situazione di gioia per il procuratore Amato, la direttrice Conti e l’ispettrice della Polizia Locale Cristina Lozzi.
Gli alunni educatamente tutti in piedi lungo il perimetro del grande spazio ovale, accolgono con un applauso, poi, dopo che il dirigente scolastico ha porto il saluto a nome della scuola, in pochi secondi si siedono a terra tutti vicini e uniti come a voler ascoltare un bel racconto. Una ragazza si avvicina e dona una spilla realizzata da loro, agli autorevoli ospiti. Con il logo scelto per la giornata: “LegALInsieme” che tutti appendono al petto. Una bambina la consegna alla direttrice dell’ufficio scolastico diocesano Gloria Conti, chiedendo la cortesia di portarla al vescovo Vincenzo Viva, che considerano un loro “amico caro” .
I giovanissimi studenti esprimono tenerezza, vicinanza, fiducia, voglia di ascolto e dialogo, come se con gli oratori presenti si conoscessero già da tempo. Non serve stimolarli a parlare, partono subito a raffica, una domanda dietro l’altra, con rispetto e disinvoltura, aspettano il loro turno con la mano o il dito alzato, senza impazienza. ” Si vede che sono abituati al rispetto delle regole e al confronto, commentano il procuratore capo Amato e la direttrice Conti.
Parlano di argomenti importanti, usano un linguaggio adatto e misurato, non comune in bocca a bambini di 10-11 anni, eppure si destreggiano bene, passando con spontaneità e in modo appropriato dalle mafie, alla paura, alla criminalità, alla violenza di genere, alla questione femminile, all’eredità di Falcone e Borsellino “. Il microfono passa da una mano all’altra senza posa, si alzano in piedi, chiedono e si risiedono senza far rumore, senza distrarsi, con quella dignità di ascolto, quella capacità di dialogo e confronto che i grandi spesso non sanno più usare.
É una lunga, piacevole e intensa maratona di temi, valori, domande, sogni, speranze che si conclude con la canzone “Pensa” di Fabrizio Moro che gli alunni cantano e mimano coinvolgendo tutti. Al termine, la graditissima sorpresa per i bambini e le bambine: il procuratore capo Amato firma a ciascuno di loro la maglietta che indossano: un segno visibile della sua gratitudine ma anche un passaggio di testimone, la consegna di un’eredità da accogliere.
E i bambini ci stanno molto entusiasticamente, e capiscono il punto. E dicono tra loro: ” chi se la toglie più questa maglietta “. Gioia, soddisfazione, colori, bellezza e un mix di emozioni che ha attraversato tutti in questa mattinata di incontro. É soprattutto la forza di un’alleanza rinnovata, ripresa e tutta da ritessere tra scuola, famiglie, istituzioni, chiesa, territorio. ” Il grazie più grande in tutto questo va al dirigente scolastico Paolino Gianturco, al personale che lavora in questo Istituto ed a tutta la comunità educante , stamattina non c’erano differenze tra insegnanti, ho visto un corpo unico, un amalgama perfetto ” ha detto la direttrice Conti.
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