Cecchina, sventata dal pronto intervento dei Carabinieri probabile truffa agli anziani. Disposti controlli mirati nei giorni di pagamento pensione alle Poste
Cecchina – qualche giorno fa i Carabinieri della locale stazione sono intervenuti davanti l’ufficio postale di via Italia, durante la giornata dei pagamenti delle pensioni per una segnalazione arrivata da un familiare di una persona anziana, che aveva notato due uomini, ben vestiti, con fare sospetto in fila insieme agli anziani.
“Erano due soggetti tra i 30 e i 50 anni, uomini, ben vestiti, con accento campano, tentavano approcci e contatti con alcune donne anziane presenti in fila in attesa di ritirare la loro pensione. Così ho pensato di chiamare i carabinieri che sono arrivati con due pattuglie in pochi minuti, pensando che potessero essere due potenziali truffatori”, commenta un uomo che era in fila con la madre all’ufficio postale di via Italia. Ma forse insospettiti dalla telefonata dell’uomo, si sono subito dileguati facendo perdere le tracce.
Comunque in questi giorni in tutti i vari comuni e frazioni di pertinenza della Compagnia Carabinieri di Castel Gandolfo, diretta dal maggiore Davide Acquaviva, si stanno tenendo controlli mirati, nei primi giorni del mese, davanti agli uffici postali, al fine di prevenire truffe, raggiri, furti con destrezza e scippi ai danni di persona anziane, fragili e sole.
A Cecchina, come in altri comuni dei Castelli e sul Litorale, in tutto il territorio del Gruppo Carabinieri Frascati, sono stati svolti dal comandante della locale stazione luogotenente Francesco Santillo, numerosi incontri al Centro Anziani e in Parrocchia, nei mesi scorsi. Per informare gli anziani del territorio su come proteggersi dalle truffe e dai raggiri di malfattori e truffatori poco credibili, che hanno colpito molte volte nella zona dei Castelli Romani, portandosi via i risparmi di una vita che alcuni anziani tenevano in casa (cosa da non fare assolutamente e sconsigliata dalle forze dell’ordine per vari motivi, legati a truffe e furti con scasso).
I raggiri portati a termine, sono sempre stati con le solite ormai molto conosciute e becere scuse: dell’ispettore Asl, Inps, il pacco per un familiare, tecnici luce, gas, telefono, un nipote o figlio trattenuto in caserme e commissariati, per debiti pregressi di parenti e altre stupide e poco credibili informazioni a cui non bisogna mai credere. E che invece ancora adesso alcuni anziani credono e ci cascano gettando nella disperazione le loro famiglie, come accaduto a Genzano e in altri comuni della provincia, con i malfattori in fuga in pochi minuti con 11 mila, 22 mila, euro, preziosi e altro materiale.
Non bisogna, ricordiamolo energicamente ai nostri anziani, continuare conversazioni per telefonate simili e non assecondare nessuno a seguirli o entrare in casa, subito chiamare un familiare, le forze dell’ordine locali o il 112 o anche un semplice vicino di casa, o qualche passante in strada per chiedere aiuto, se si ha il telefono occupato dai truffatori in linea.
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Last Updated on 9 Luglio 2024 by Autore G