Lago di Nemi: proteggere un patrimonio naturale e culturale dalla cementificazione e dal degrado
Il Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani si oppone fermamente al degrado del Lago di Nemi e al progetto di trasformarlo in un Parco Urbano e una palestra all’aperto.
Il Lago di Nemi rischia il collasso biologico a causa del continuo abbassamento del livello dell’acqua, che ha raggiunto i 6,5 metri, con una perdita di circa 11 milioni di metri cubi. Rispetto all’anno scorso, mancano ulteriori 70 cm di acqua, accelerando il fenomeno a causa dei cambiamenti climatici.
Il Lago di Nemi ospita una straordinaria biodiversità, sempre più minacciata dalla crescente urbanizzazione del cratere e dei suoi dintorni, dal bracconaggio e dall’inquinamento civile e agricolo. Nei mesi scorsi, il Coordinamento ha proposto di trasformare il cratere del Lago di Nemi in una Riserva Naturale, dove la natura sia realmente protetta, l’agricoltura sia esclusivamente biologica e le attività umane abbiano un basso impatto ambientale.
Questa proposta è stata sviluppata in collaborazione con il Fondo Forestale Italiano, con cui il Coordinamento sta realizzando una rete di foreste protette ai Castelli Romani.
Cementificazione e Progetti Invasivi
Le coste del Lago di Nemi sono sempre più cementificate. Anche i progetti comunali, come il Centro Canoe, sono stati realizzati su piattaforme di cemento, anziché utilizzare tecniche di ingegneria naturalistica.
Una delle piattaforme della palestra lineare è stata smontata perché costruita con fondamenta in cemento, contravvenendo al progetto originale. Creare passerelle sul lago è inutile, poiché rimarrebbero presto lontane dall’acqua a causa del continuo abbassamento del livello.
Biodiversità Minacciata
Il Lago di Nemi è un habitat per specie rare e minacciate, come alcune specie di chirotteri e anfibi, continuamente disturbati dalle attività umane. I chirotteri, che comunicano tramite suoni, sono disturbati dalla musica ad alto volume proveniente dai locali notturni al lago, mentre gli anfibi sono vittime del traffico veicolare. Nel cratere del Lago di Nemi esistono ben otto specie di chirotteri, alcune delle quali sono classificate come “in pericolo” e “vulnerabili” nella lista rossa internazionale.
Un Progetto Insostenibile
Siamo esterrefatti dal progetto del Comune di Nemi. Questo tipo di turismo, sempre meno sostenibile, si basa su una logica di “mordi e fuggi” ad alto impatto ambientale, ignorando la storia e la natura del territorio. Il Lago di Nemi non può diventare il “Parco Urbano della conca del Lago”. Un parco urbano è solitamente un insieme di spazi destinati ad aree ricreative, culturali e sportive situate in città, non un habitat naturale di alto pregio. Definire il cratere del Lago di Nemi come Parco Urbano significa sminuirne l’importanza archeologica, storica, culturale e soprattutto naturalistica, riducendolo a uno spazio per sport o eventi.
Un Patrimonio da Preservare
James George Frazer, antropologo e studioso scozzese, definiva il Lago di Nemi come un “luogo sacro”, punto di partenza di ogni discussione filosofica. Nella sua opera “Il ramo d’oro”, Frazer riconosceva l’importanza del Lago di Nemi nelle credenze e tradizioni popolari sulla magia e la religione. Trasformare questo luogo in una palestra all’aperto, con bar, parcheggi e un continuo afflusso di turisti mordi e fuggi, è un oltraggio alla sua storia e al suo valore naturale.
Uniamo le Forze per Salvare il Lago di Nemi
Chiediamo al Comune di Nemi di ripensare questi progetti e a tutte le associazioni del territorio di unirsi nella lotta per la salvaguardia delle nostre meraviglie naturali. Il Lago di Nemi deve diventare una riserva naturale protetta, non una palestra all’aperto. Fermiamo l’abbattimento degli alberi, la cementificazione e lo spreco delle risorse idriche. Salvaguardiamo questo prezioso habitat naturale per le generazioni future.
Il nostro impegno deve essere rivolto a preservare la bellezza e l’integrità del Lago di Nemi, un tesoro naturale che non possiamo permetterci di perdere. Uniti possiamo fare la differenza e proteggere questo patrimonio unico al mondo.