Marino, lo Stadio “Domenico Fiore” si commuove per Annamaria Ascolese
Marino – Impossibile non commuoversi durante l’evento di oggi pomeriggio allo Stadio Comunale “Domenico Fiore” di Marino, dove è andato in scena il tributo speciale per la povera Annamaria Ascolese, strappata alla vita dall’uomo che aveva al suo fianco, il vicebrigadiere dei carabinieri Antonio Boccia.
La cerimonia funebre in onore di Annamaria Ascolese ha visto una fittissima partecipazione: oltre 300 i presenti, molti dei quali seduti in tribuna e molti altri, ossia familiari, amici stretti e autorità istituzionali, sul terreno di gioco, vicino all’altare e al feretro.
Tra i personaggi illustri che non hanno mancato di far sentire il loro sincero cordoglio, oltre al Sindaco di Marino Carlo Colizza, i suoi colleghi Veronica Cimino, Milvia Monachesi e Carlo Zoccolotti (rispettivamente primi cittadini di Rocca di Papa, Castel Gandolfo e Genzano).
Insieme a loro, l’assessore alle Politiche Sociali di Marino Barbara Cerro, i candidati a Sindaco di Marino Gabriella De Felice, Stefano Cecchi e Gianfranco Venanzoni (coadiuvato dagli altri due consiglieri del PD Franca Silvani ed Enrico Iozzi), la Vicesindaco di Genzano Francesca Piccarreta e diversi professionisti del settore dell’informazione, come il fotoreporter Luciano Sciurba e i giornalisti Paola Polli e Daniele Priori. Tutti uniti per dire, ancora una volta, un deciso NO! alla violenza di genere.
“La violenza è inaccettabile, va contro la vita, la dignità umana e offende la Chiesa e il suo messaggio d’amore e di pace” ha sottolineato, durante l’omelia, don Pietro Massari, parroco di San Barnaba. “La violenza su una donna è una profanazione di Dio e una vigliaccheria nei confronti dell’umanità. Come ha affermato Papa Francesco, da come trattiamo il corpo di una donna comprendiamo il nostro livello di umanità”.
“Con Papa Francesco, allora, voglio dire con forza che non è lecito guardare dall’altra parte mentre una donna è calpestata nella sua dignità e che la violenza è un grido che arriva al cielo. Oggi, con ancora più determinazione, siamo tutti chiamati a difendere la dignità umana. Dobbiamo prendere questo impegno davanti ad Annamaria, altrimenti facciamo chiacchiere. E lei, chiacchiere, non ne ha mai fatte”.
“Non eravamo pronte a tutto questo, la tua morte squarcia la nostra anima” hanno commentato le colleghe di Annamaria Ascolese, da loro ricordata come una donna attiva, serena, disponibile, amica di tutti, sempre sorridente e che non ha raccontato a nessuno il suo dramma di vita. Una donna amata dai bambini della scuola ‘Anna Frank’, nella quale insegnava, dagli altri insegnanti e dai genitori.
“Ciao Annamaria e grazie da tutta la città” ha esordito il Sindaco di Marino Carlo Colizza nel suo commovente discorso. “Parliamo di amore e di rispetto, ma dobbiamo imparare e trasmettere queste parole. Impariamo e ricordiamo il valore e il rispetto della persona e della sua facoltà di autodeterminarsi”.
“Questo evento, che oggi ci unisce, deve farci andare avanti a testa alta” ha aggiunto il primo cittadino marinese. “Gli insegnamenti di Annamaria devono far nascere germogli nei cuori degli altri. Coltiviamo l’amore e il rispetto ogni giorno, perché l’amore non è possesso. L’amore, come Annamaria insegnava, si moltiplica e oggi si è moltiplicato ancora di più di quanto vediamo qui”.
“Tante persone” ha concluso Colizza prima del lancio in aria di numerosi palloncini rosa, atto conclusivo dell’evento “lasciano una grande impronta. Quella lasciata da Annamaria sarà ancora più grande, se tutti ci impegneremo. Oggi tutti abbiamo perso qualcosa, ma speriamo di aver guadagnato qualcos’altro. Onoriamo la memoria di Annamaria e il suo ricordo diventi un esempio d’amore e di vita”.
Luca Rossetti