“A Scuola Parlo da Solo” – un testo sull’autismo tra neuropsichiatria e storie vere

Tra neuropsichiatria e storie vere, “A Scuola Parlo da Solo”  è stato lo spunto per parlare di autismo in varie sfaccettature a palazzo Grutter – Grottaferrata. Federica Cattani, cittadina delegata alla gentilezza ha dialogato con il sindaco Mirko Di Bernardo e le autrici Maria Bramini e Catia Fierli, esplorando un testo diviso tra nozioni teoriche vita reale.

Di Emanuele Scigliuzzo

Si è svolta nella serata di venerdì la presentazione del libro “A Scuola Parlo da Solo” edito da Graphofell alla presenza delle autrici Maria Bramini e Catia Fierli. A dialogare con loro Federica Cattani, cittadina delegata alla Gentilezza, che ha moderato l’incontro e il sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo, per un evento che si è svolto nell’ambito della rassegna letteraria permanente del comune di Grottaferrata.

Con le due autrici Maria Bramini, specialista in Neuropsichiatria e Responsabile UOSD Disturbi del Neruosviluppo presso ASL RM3, e Catia Fierli, che attualmente si occupa di Formazione Nazionale per gli insegnanti su progetto L 107/2015 (nota anche come Buona Scuola), docente dal 2020 in Didattica delle educazioni per i laboratori del Corso di formazione per il conseguimento delle specializzazioni per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per la scuola dell’infanzia e della primaria, presso Tor Vergata, è stato affrontato il delicato tema dell’autismo in diverse sfaccettature.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Mirko Di Bernarndo, Federica Cattani ha parlato del progetto partito dalla delega e ampliato dalla partecipazione, nel ruolo di ambasciatrice, a costruiamo gentilezza, associazione nazionale apolitica, che ha portato la gentilezza “A essere declinata in questi anni, nell’uguaglianza, nella giustizia sostanziale, nella tutela delle fragilità, nella ricerca dell’empatia e in beni immateriali: in una sola parola potremmo riassumere nella umanità”.

La gentilezza così intesa è stata apprezzata dalle autrici del libro, perché “è un valore che può aiutare sicuramente le famiglie che vivono le difficoltà derivanti dallo spettro autistico”.

L’appassionato dialogo che ha segnato la serata, e che caratterizza anche il libro, è stato incentrato sulle variabili che possono influenzare la percezione dell’autismo nel contesto sociale e che condiziona anche il modo di vivere e la qualità della vita delle famiglie stesse.

Basti pensare alla possibilità di condurre o meno una vita sociale sia per i bambini e le bambine autistici, che spesso condizionano anche le sorelle e i fratelli che devono sapersi in qualche modo adeguare alle esigenze del nucleo familiare stesso.

Un contesto sociale accogliente, comprensivo, inclusivo, può essere un grande supporto e un concreto aiuto per migliorare il benessere e le prospettive di inserimento sociale dei bambini e delle bambine autistici, ma anche di tutta la famiglia.

Un esempio concreto arriva proprio da Grottaferrata con l’esperienza del “Cinema per Tutti” (fortemente voluto proprio da Federica Cattani e realizzato in sinergia con Davide Fontana, gestore del cinema comunale Al-Fellini – Circuito Madison, e alla presidente della pro loco Elisabetta Baratti), che con piccoli accorgimenti ha reso possibile a bambini autistici di vivere l’esperienza del grande schermo come semplici spettatori. Un’attività premiata da City Vision (piattaforma di eventi, contenuti, rete, per contribuire alla trasformazione intelligente dei territori), con una menzione quale buona pratica da diffondere.

“La cultura dell’altro, la gioia del dono e la bellezza della competenza” come ricorda Gianni Mairati nella prefazione, sono elementi sui cui si deve fondare la società che deve essere capace di adeguarsi alle necessità di tutti, solo cosi potremmo dire di essere veramente un paese civile.

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Last Updated on 28 Ottobre 2024 by Autore G