Angeletti (FdI Pavona): “Lago Albano e il piano di utilizzazione degli arenili (che non esiste più…)”
“Anno 2013, si volta pagina. Il Comune di Castel Gandolfo, grazie all’impegno in sinergia tra Ufficio Tecnico comunale e Enti sovracomunali, vara il Piano di Utilizzazione degli Arenili, che prevedeva la destinazione a ‘spiagge’ del 60% dell’intero arenile, mentre destinava il 40% a spiaggia pubblica”.
Inizia così una nota di Fabio Angeletti, presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di Pavona-Castel Gandolfo.
“L’Ente deputato al rilascio delle concessioni balneari era la Regione Lazio e la situazione delle concessioni rispecchiava quanto previsto dal PUA”.
“Anno 2017, con l’emanazione della Legge Regionale n° 9 il Comune di Castel Gandolfo è stato delegato dalla Regione Lazio al rilascio delle concessioni balneari (art. 17 comma 27). Sempre all’art. 17, ma al comma 29, la Legge Regionale imponeva ai comuni di […] ‘riservare alla pubblica fruizione una quota pari ad almeno il 50% dell’arenile di propria competenza’. I RISULTATI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI”.
“Questa Amministrazione e la precedente – comprese tutte le forze di opposizione – sono colpevoli di aver completamente stravolto il Piano di Utilizzazione degli Arenili a favore del privato e a discapito del pubblico” continua Angeletti.
“Pensate, il PUA prevedeva anche la costruzione di una pista ciclabile. Fu anche finanziata con dei bei soldini, ma molto probabilmente dava fastidio a qualcuno e quindi non si è più proceduto alla sua costruzione. I soldi? Sono tornati da dove sono venuti. Bella figura, vero? Quella politica (se così si può chiamare) è stata inoltre responsabile di non aver creato le giuste condizioni atte a garantire la giusta manutenzione delle spiagge libere da parte dei concessionari confinanti, così come previsto dal regolamento”.
“La ciliegina sopra la torta? Eccovela servita. Ora che la Regione Lazio fornisce i finanziamenti che permetterebbero di rivalutare le uniche due porzioni di ‘spiaggia libera’ rendendole decorose e fornendole di tutti i servizi (bagni e docce), si prevede di destinare la bellezza di 57mila euro in: cestini per l’indifferenziata (2.832,00 €); 4 gazebo in legno massello (5.400,00 €); affidamento servizio di informazione, sorveglianza e controllo delle spiagge da affidare a cooperativa sociale (35.500,00 €); acquisto di prodotti igienizzanti e sanitari (3.000,00 €)”.
“Questo quando:
– i cestini per raccogliere i rifiuti già sono nella disponibilità del Comune, quindi non c’è bisogno di intaccare i soldi del finanziamento;
– anziché spendere 5.400,00 euro per 4 gazebo in legno massello (150 € ca.) se ne prendevano di altri al costo di 60 € ca. e si posizionavano in spiaggia anziché sul marciapiede del lungolago già di per sé compromesso;
– si potevano destinare i nostri volontari di protezione civile all’informazione, sorveglianza e controllo e riservare la somma di 35.500,00 a: acquisto di bagni chimici e docce mobili da posizionare nelle aree verdi rimaste disponibili al pubblico (che rimarrebbero di proprietà del Comune); acquisto di un gommone comprensivo di motore e carrello da destinare alla Protezione Civile comunale per la sorveglianza e soccorso in acqua dei bagnanti; pulizia e manutenzione delle aree verdi dalle erbe infestanti presenti nell’area ex porticciolo;acquisto e posa in opera di adeguate passerelle per facilitare l’ingresso in spiaggia ai cittadini con disabilità e con mobilità ridotta (che rimarrebbero anch’esse di proprietà comunale)”.
“Io credo” conclude Angeletti “che il nostro Lago meriti di più, magari iniziando a mandare a casa chi approva un simile sperpero di denaro pubblico”.