Velletri, iniziate le riprese del film di Gianni Amelio ” Il Signore delle Formiche”, ispirato ad Aldo Braibanti
Velletri – Il sindaco di Velletri, ha postato sulla sua pagina social alcune foto del film che si sta girando nella cittadina dei Volsci.
“Il fascino del cinema quando incontra l’impegno civile, con Gianni Amelio, che sta girando, anche nella nostra città presso l’ex carcere, nei pressi del comune, il “Signore delle formiche”.
Storia che racconta le vicende di Aldo Braibanti la cui vicenda culturale e giudiziaria necessita ancora di un dibattito mai completato. Ha detto il primo cittadino veliterno Orlando Pocci, che con il consigliere regionale Daniele Ognibene, ha ha fatto visita al set ieri mattina per un saluto ai protagonisti.
E insieme hanno anche fatto una bella foto ricordo con il famoso attore Luigi Lo Cascio (nella foto con Pocci ed Ognibene), che interpreta il ruolo di Aldo Braibanti ed Elio Germano, coprotagonista della pellicola di Amelio.
“Velletri continua la sua storia nel cinema – continua Pocci – ringrazio Roi Mapelli per aver proposto la nostra città e tutte le maestranze che sono, finalmente, tornate a lavoro per donarci altre magie come solo il cinema sa fare”.
La storia: Nel 1968 il filosofo, poeta ed ex partigiano Aldo Braibanti viene processato e condannato per avere plagiato il ventunenne Giovanni Sanfratello.
Nell’anno in cui si aveva il culmine di un percorso di rinnovamento e di liberazione l’Italia assisteva a un rinnovato processo alle streghe che sarebbe durato alcuni anni e diviso l’Italia in due differenti opinioni.
Le riprese del film, saranno ultimate tra giugno e luglio, Gianni Amelio, si è ispirato alla persecuzione giudiziaria e al linciaggio morale della figura di Aldo Braibanti.
L’intellettuale comunista, scrittore e drammaturgo, venne condannato nel ‘68 per plagio di un giovane, in seguito alla denuncia della famiglia conservatrice e cattolica. Un’imputazione dietro cui si celava l’accusa di omosessualità e che lo costrinse a due anni di carcere.
Scrisse Umberto Eco, al tempo: “Il caso di Aldo Braibanti è un ‘caso’ non giudiziario, ma politico e civile, perché ha messo in opera alcuni meccanismi di pensiero e di comportamento che costituiscono una minaccia permanente per ogni uomo libero”.
Il film, interpretato da Luigi Lo Cascio e Elio Germano, è prodotto da Kavac e Rai Cinema, con le musiche di Nicola Piovani.