Discarica Albano, l’Associazione Salute Ambiente Albano: “piazza Mazzini è esplosa di folla!”
“Tantissimi i cittadini che hanno partecipato alla serata di ieri, domenica 25 luglio, e fatto letteralmente ESPLODERE piazza Mazzini ad Albano: questa è la risposta civile che dovevamo dare a chi vuole trasformare Albano nella pattumiera di Roma!” Così comincia la nota stampa dell’Associazione Salute Ambiente Albano sulla manifestazione indetta ieri, contro la riapertura della discarica di Roncigliano.
“Grazie anche ai senatori: Bruno Astorre (segretario regionale del PD), Elena Fattori (di Genzano) ed Emanuele Dessì (di Frascati); al presidente della Commissione Rifiuti Lazio, Marco Cacciatore, e il consigliere regionale Daniele Ognibene, che hanno partecipato al nostro fianco e risposto alle domande dei loro concittadini per oltre 2 ore”.
“Grazie ai sindaci di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Marino, Lanuvio e Ardea, che hanno dato l’ennesimo segnale di unità, coesione e determinazione, lasciando da parte i colori e le bandiere politiche e perseguito un UNICO e SOLO scopo: difendere la salute e l’ambiente oltre – per usare le parole di don Antonio Salimbene, parroco delle due parrocchie di Albano-Cancelliera e Ariccia-Fontana di Papa – la vita e la dignità stessa delle persone!”
“Lo stato della situazione è questo. Nessuno sversamento è previsto a breve-medio termine, visto che il Gruppo Cerroni (società Ecoambiente, al momento titolare della gestione del VII invaso) si è auto-denunciato al Prefetto di Roma, dichiarando di non aver onorato la polizza fidejussoria. In sostanza, il Gruppo Cerroni non ha sottoscritto l’assicurazione necessaria al funzionamento della maxi-buca. Non sappiamo se e quando tali mancanze verranno sanate”.
“Nel caso in cui dovessero esserci forzature da parte della Città Metropolitana di Roma, guidata dalla sindaca Virginia Raggi – questo è quanto è emerso alla fine della serata – i sindaci e cittadini dei Castelli Romani non hanno escluso di intervenire in strada per fermare i camion Ama, con l’ausilio della Polizia Locale: I CASTELLI ROMANI NON SI PIEGANO!“
“La VII buca della discarica di Albano – è giusto ricordarlo – è il frutto avvelenato della precedente gestione commissariale regionale. È stata autorizzata tra il 2008 e 2009. All’epoca Piero Marrazzo era sia governatore che Commissario straordinario dell’emergenza rifiuti Lazio. La buca dista solo 150 metri dalle case, un vero SCANDALO! Le falde idriche sono inquinate. I dati sanitari dell’Eras Lazio inquietanti. Il sito va bonificato, risanato e CHIUSO, PER SEMPRE!“. Così conclude l’Associazione.