Albano, Orciuoli critico sulle azioni messe in atto contro la riapertura di Roncigliano
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Matteo Orciuoli, capogruppo della Lega di Albano
Albano – Abbiamo atteso prima di scrivere queste riflessioni sulla riapertura della discarica di Roncigliano perché attendevamo una risposta da parte del Sindaco Borelli che avrebbe dovuto chiedere un incontro al Presidente della Regione Lazio per manifestare la volontà di tutti i partiti e di tutti i sindaci del territorio di chiudere definitivamente la discarica di Roncigliano.
A distanza di settimane questo non è avvenuto e le uniche azioni politiche si leggono sui social dove diverse prese di posizioni contro la riapertura della discarica di Roncigliano non mi pare abbiano portato soluzioni poiché i camion del Sindaco Raggi stanno scaricando i rifiuti di Roma.
Vogliamo far sentire anche la nostra voce su questa vicenda che ormai da più di 30 anni vede il territorio di Roncigliano vittima di disastri ambientali che hanno un’unica “Sinistra” matrice politica che è quella del Partito Democratico. La storia è lunga ed inizia con le buche dove venivano interrati i rifiuti senza alcun trattamento fino ad arrivare al 1994 con la sinistra al governo della Regione Lazio e l’assessore verde Hermanin che regalano ad Albano l’impianto (TMB) per il trattamento dei rifiuti autorizzando la realizzazione del VI invaso.
Tralasciando i danni prodotti sempre sulla gestione della discarica del Partito Democratico e del suo Sindaco negli anni 1998-1999 che hanno portano ad una sentenza di condanna per il Comune di quasi 1 milione di euro pagati dai cittadini di Albano. Nell’anno 2000 vince il centrodestra con il Sindaco Mattei che finalmente dopo lunghe trattative politiche riesce a far inserire nel piano dei rifiuti regionali del 2004 la definitiva chiusura della discarica di Roncigliano (Presidente Regione Lazio Storace ed Assessore all’Ambiente Verzaschi – Centrodestra). Quindi per la prima ed unica volta sul piano regionale dei rifiuti viene scritto nero su bianco che la discarica di Roncigliano viene chiusa.
Purtroppo, nel 2005 vince le elezioni regionali il governatore Marrazzo schierato con il partito della monnezza (Partito Democratico) che cambia il piano dei rifiuti regionale ed oltre a riaprire la discarica, autorizza una nuova buca (VII invaso) e la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione. Dopo lunghe battaglie e con il supporto dei comitati cittadini viene promosso dall’Amministrazione Mattei un ricorso al Tar del Lazio contro la realizzazione del termovalorizzatore che trova finalmente soddisfazione in una sentenza che arriverà nel 2010 scongiurando la realizzazione dell’impianto. Arriviamo nel 2016 ed a seguito di un incendio che distrugge l’impianto di TMB, la discarica viene posta sotto sequestro e di fatto chiusa.
Nel 2019 sempre con il Partito Democratico alla guida del Comune di Albano si ricomincia parlare di riapertura della discarica di Roncigliano e della realizzazione di un impianto per il trattamento dell’umido. Come centrodestra chiediamo al sindaco Marini di andare in Regione Lazio per scongiurare una volta per tutte la riapertura di questa discarica cosa che chiaramente non sortisce effetti perché difficilmente chi governa il Comune di Albano va a disturbare il Presidente Zingaretti del suo stesso partito.
Intanto Zingaretti ed il Partito Democratico, approvano nel 2020 il nuovo piano rifiuti regionale che prevede volumetrie importanti proprio sulla zona di Roncigliano 3 volte maggiore dell’attuale capacità di rifiuti che consente attualmente il VII invaso. Quindi sapevano benissimo (Zingaretti, Marini e Borelli) che la programmazione dei rifiuti su Albano portava alla realizzazione di un nuovo invaso dove sversare i rifiuti di Roma.
Ma non contenti di tutto ciò, nel corso della campagna elettorale di Albano, prendendo in giro i cittadini, sono scesi in piazza per spiegare che la discarica non avrebbe mai riaperto e non si sarebbe costruito un impianto di incenerimento a Roncigliano. Tutto detto al solo scopo di consentire al Partito Democratico ed al suo candidato Borelli di vincere le elezioni. Passata la festa gabbato lo Santo.
Adesso ci dobbiamo dedicare a vincere le elezioni di Roma e dopo aver messo in mano all’incompetente Sindaco di Roma, Virginia Raggi, una pistola carica per sparare i rifiuti della capitale su Albano (piano regionale dei rifiuti che prevede un nuovo invaso a Roncigliano), Zingaretti si sbriga a firmare un’ordinanza a sostegno di quella firmata dalla stessa che in 5 anni di governo della città non ha saputo risolvere il problema.
E cosa fanno i Sindaci Borelli-Marini, si arrabbiano, si indignano, fanno ricorsi al Tar (che perdono) ma politicamente non dicono una parola contro Zingaretti ed il Partito Democratico regionale come non dissero una parola quando nel 2009 li chiamò il Partito Democratico tramite Montino-Marazzo in Regione per dirgli di stare zitti sulla realizzazione del Termovalorizzatore che avevano ordinato di costruire a Roncigliano.
Andare a sfilare per Albano o davanti ai cancelli della discarica per farsi vedere e gettare fumo negli occhi dei cittadini non serve a risolvere il problema. Abbiamo chiesto un Consiglio Comunale per parlare della discarica di Roncigliano ed abbiamo chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Lazio Zingaretti per risolvere una volta per tutte il problema dei rifiuti ad Albano. Il comune di Roma deve smaltire i suoi rifiuti nel territorio di Roma e non utilizzare la provincia come pattumiera. E’ impensabile che i rifiuti di Albano e degli altri comuni dei Castelli vengono portati a Viterbo e quelli di Roma a Roncigliano. Ancora siamo in attesa di essere ascoltati intanto andiamo siamo arrivati ad agosto e dobbiamo andare in ferie e poi … passate le elezioni di Roma qualcuno si sveglierà e si ricorderà che esiste anche Roncigliano ed i Castelli Romani. Basta prese in giro e bugie.
A noi non interessa bloccare la realizzazione di un nuovo invaso a Roncigliano, a noi interessa bloccare immediatamente il conferimento dei rifiuti nella discarica. A noi interessa chiudere definitivamente la discarica e bonificare il territorio circostante senza prendere ulteriormente in giro i cittadini come si ha fatto fino ad oggi una precisa parte politica che oggi dovrebbe trarre le conclusioni e rassegnare le dimissioni.
Chiediamo infine alla prefettura, all’Arpa Lazio ed al NOE la ASL già lo ha fatto in ambiti di sicurezza lavorativa, di verificare con sollecitudine la caratterizzazione ed il tipo di rifiuti che vengono conferiti in questa discarica che è autorizzata solo ed esclusivamente per un rifiuto trattato e stabilizzato ma dai sopralluoghi e dagli accessi fatti questo non sembra rispondere alle norme di legge.