Albano, continua la battaglia della discarica
Albano – Riportiamo di seguito il comunicato stampa del comune:
“La battaglia di Albano è da giorni notizia di apertura dei TG. Certo, non fa piacere, perché meriteremmo di essere citati per altro, ma il rovescio della medaglia è che l’alta attenzione dei media da forza e visibilità, altrimenti diventerebbe una delle tante guerre dimenticate.
Una resistenza che si regge prevalentemente sull’impegno delle cittadine e dei cittadini che presidiano il sito, questo sia chiaro a tutti. I giornalisti poi fanno il loro mestiere, accendono i fari sulla vicenda e vanno a verificare gli atti.
A me sembra che tra le tante motivazioni che sostengono la nostra lotta, almeno due stanno emergendo con forza. La prima è che un sito chiuso da anni non si riapre dal giorno alla notte. E la chiusura dei giorni scorsi, per la necessaria messa in sicurezza per le persone che ci lavorano, ne è la riprova.
Assistiamo ogni giorno a un triste bollettino di incidenti sul lavoro, ma di fronte a necessità elettorali la Raggi ha voluto premere il pedale dell’acceleratore. Noi stiamo facendo quello che ci chiede la legge: sorvegliare e segnalare. La seconda viene da sé, leggendo gli atti, quelli che non sono stati secretati e che svelano altri retroscena.
La Città Metropolitana scrive in uno dei tanti documenti prodotti: “Si concorda, pertanto, con quanto rappresentato da ARPA Lazio nella citata relazione di sopralluogo, che ‘appare necessario chiarire lo stato dell’iter del procedimento di bonifica e individuare in modo definitivo le azioni da intraprendere tenuto conto del tempo trascorso dal suo avvio e dei risultati dei campionamenti che anche recentemente hanno confermato superamenti delle CSC.”
“I frequenti superamenti da metalli pesanti e da solventi clorurati, rinvenuti anche in acque sotterranee ad uso irriguo di comuni limitrofi, impongono la massima cautela … e destano preoccupazione per il possibile rischio di contaminazione della catena alimentare … e conseguente impatto sulla salute umana”.
La “citata relazione” è l’ormai famoso sopralluogo del 15 giugno dei tecnici ARPA, relazionato il 21 dello stesso mese, e quindi a conoscenza della Città Metropolitana. In questa relazione si riportano anche i dati numerici dei superamenti di alcuni fattori inquinanti presenti già nelle ultime analisi del 2019 e del 2020.
Malgrado ciò, la Raggi ha ritenuto necessario fare l’ordinanza, nella quale richiama la relazione ARPA, ma solo per altre parti secondarie (la pesa, la strada sterrata) e dimentica di citare i dati, non aggiornati.
Su queste “ dimenticanze “ e su altro stiamo preparando l’esposto alla procura della Repubblica e attendiamo a giorni i nuovi dati Arpa. Inoltre stiamo contattando altri esperti indipendenti per ulteriori analisi, come ad esempio su quanto viene portato in discarica. Forse i pochi (per fortuna) scarichi non modificheranno di molto il quadro, ma difficilmente sarà migliore. Purtroppo!
A differenza della Raggi, perciò, ogni eventuale ulteriore atto da parte della nostra Amministrazione si deve poggiare su dati aggiornati, inconfutabili e provenienti anche da Enti indipendenti.
In questa delicata fase non ci si può improvvisare esperti in diritto amministrativo, ma occorre ascoltare, cosa che stiamo facendo, chi in questi anni si è occupato a livello nazionale di queste battaglie. Notizie che riportiamo ogni giorno a coloro che stanno fattivamente protestando di fronte alla discarica.
“Il mio ruolo lo sto esercitando, anzi lo stiamo esercitando, e lasciamo ad altri le polemiche – ha dichiarato il Sindaco Massimiliano Borelli – Il nostro Comune ha un’enorme emergenza che si chiama Roncigliano ma anche tante piccole emergenze, a cui va data risposta, tra cui purtroppo il Covid-19, che a oggi conta ad Albano oltre 135 positivi”.