Monte Porzio, appello delle consigliere e delle assossore comunali per le donne afghane e i loro bambini
Monte Porzio- Giunge dalle donne che compongono la giunta e il consiglio comunale l’appello rivolto alle più alte cariche dello stato, della regione Lazio e del Parlamento Europeo in favore della donne afghane per la salvaguardia dei loro diritti. Di seguito il testo della nota che è stata diramata
Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al Presidente del Consiglio Mario Draghi. Al Presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli. Al Presidente Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Noi sottoscritte, donne del Consiglio e della Giunta comunale di Monte Porzio Catone, alla luce delle drammatiche notizie che giungono dall’Afghanistan e nella profonda convinzione di interpretare un comune sentire, richiediamo e ci impegniamo a sostenere l’iniziativa del Governo italiano per l’attivazione dei corridoi umanitari per i cittadini afghani, in particolar modo per la messa in sicurezza di donne e bambini che, vittime incolpevoli di queste dolorose circostanze, necessitano di pronta e massima tutela.
Rivolgiamo pertanto contestualmente il nostro appello affinché lo Stato Italiano e l’Unione Europea si adoperino in tutte le sedi per il rispetto dei diritti delle donne, dei bambini e delle bambine.
Facciamo nostra e sosteniamo la proposta avanzata da Anci Nazionale per accogliere i migranti afghani sul territorio italiano secondo le disposizioni del Governo. Qualora i cittadini di Monte Porzio Catone e le forze politiche locali volessero dare il proprio contributo potranno riferirsi alle seguenti organizzazioni:
contributo potranno riferirsi alle seguenti organizzazioni:
Comitato internazionale della Croce Rossa, Women for Women International ;Fondazione Pangea Onlus; Afghanaid; EMERGENCY; IRC; Save the Children; Rukshana Media; ADEP; Women’s regional network; Babà Mazari foundation; Global Investigative Journalism Network; Women in Journalism.
Grazie a Tutte e Tutti per l’ascolto e la condivisione di questo appello: l’umanità e la solidarietà attiva verso la popolazione afghana che ad oggi vede la propria stessa esistenza, la propria dignità e in particolar modo i diritti umani minimi della vitale componente femminile messi a serio rischio di fronte ai tragici sviluppi della situazione politica interna. Non si può attendere oltre. È tempo di restare umani. Fate, facciamo, presto! perché
“i diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”(Gino Strada)
Caterina Morani. Francesca Valdambrini, Patrizia Santoro, Carla Carletti e Francesca Giusberti
(fonte foto Ansa)