Castel Gandolfo, Maurizio Colacchi sulla mancata pubblicazione della trascrizione del dibattito avvenuto in Consiglio Comunale
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Maurizio Colacchi
Il Consiglio comunale di ieri, 09/09/2021, è stato caratterizzato dalla contrapposizione tra i maggiori rappresentanti istituzionali dell’Assise Castellana. Lo scontro nasce durante la discussione del primo punto all’o.d.g.: approvazione verbali della seduta precedente.
Nei verbali non risulta riportata la fedele trascrizione del dibattito avvenuto in Aula sulle delibere votate. E’ la prima volta, in circa 30 anni, che si verifica un fatto del genere. Da quello che si è potuto capire la Segretaria comunale ha deciso di non pubblicare le trascrizioni perché è una sua facoltà poterlo fare.
C’è chi ribatte che il problema non è tecnico ma politico e la mancata pubblicazione della trascrizione del dibattito avvenuto in Aula serviva per coprire alcune affermazioni del Sindaco non proprio confacenti al ruolo che ricopre. Io penso che tutti possiamo avere un momento in cui possiamo perdere il controllo, fa parte della natura umana, ma è anche vero che a memoria non si ricorda una tale condotta da parte di un sindaco durante le sedute istituzionali. Abbiamo quindi assistito ad un durissimo scontro tra la Presidente del Consiglio comunale e la Segretaria comunale che secondo me andava evitato.
Bastava che il sindaco, invece di fare scena muta, prendesse la parola si assumesse le proprie responsabilità e chiedesse scusa per l’infelice frase pronunciata nei confronti della Presidente del Consiglio comunale, dei Consiglieri comunali e dei cittadini. Questo non è avvenuto e abbiamo assistito, forse, alla peggiore violazione della trasparenza e della interpretazione della democrazia parlamentare.
Ricordo, a me stesso, che furono le opposizioni di sinistra a pretendere la fedele trascrizione degli atti Consiliari resisi necessari per garantire a tutti i Consiglieri di poter esprimere le proprie posizioni in libertà e soprattutto perché venisse riportato nell’atto deliberativo il vero motivo della decisione del proprio voto.
Ieri questo Consiglio comunale ha deciso, con un voto a maggioranza, di rinunciare a questa importante conquista ottenuta. A nulla sono serviti gli interventi del Gruppo Pesca, Marta Toti e Bruno Camerini, per sollecitare almeno i consiglieri delle opposizioni a prendere posizione in merito. Rammento ai Consiglieri di opposizione, in particolare a quelli della lista Aurora, che i cittadini, che li hanno votati, gli hanno assegnato il ruolo di opposizione se hanno deciso di non rispettare questo ruolo lo dichiarino apertamente farebbero migliore figura.
L’esito della votazione: La maggioranza più il gruppo Aurora 8 voti; astenuti Nutile e Belli; contrari Toti e Camerini. Assente Cerino. Con questo voto si è creato un precedente pericoloso. I governi cambiano per questo è importante, sempre, garantire i diritti delle minoranze.