Ardea: Sospensione dell’erogazione e il totale divieto di utilizzo per uso umano dell’acqua. La causa sembrerebbe ancora una volta la discarica di Roncigliano
ARDEA- Il comune ha disposto la sospensione dell’erogazione e il totale divieto di utilizzo per uso umano dell’acqua proveniente da pozzo privato a servizio di civile abitazione in via Rocca di Papa n. 21, a causa degli esiti non conformi risultati dalle analisi batteriologiche ai parametri stabiliti.
La causa sembrerebbe ancora una volta la discarica di Roncigliano.
“Dure le parole dell’Associazione Salute Ambiente Albano Cancelliera che nel loro comunicato scrivano:
Abbiamo inviato una nuova DIFFIDA all’Ufficio Rifiuti Lazio (Vito Consoli, Wanda D’Ercole e Fernando Olivieri) e all’Arpa Lazio (Sergio Ceradini, Tommaso Aureli e Roberto Ricciarello) chiedendogli di INDIVIDUARE SUBITO IL RESPONSABILE del grave inquinamento da dicloro-propano (un elemento chimico MOLTO PERICOLOSO PER SALUTE E AMBIENTE!) rinvenuto in gran quantità in un pozzo civile di una abitazione privata situata ad Ardea, nel Villaggio Ardeatino, a ridosso del VII invaso della discarica di Albano, che ha costretto la Asl Roma 6 e il comune di Ardea a chiuderlo.
Il 9 settembre scorso, lo stesso INQUINANTE è stato rinvenuto dall’Arpa Lazio anche nel pozzo F1bis della discarica di Albano, ossia l’unico tra quelli esaminati situato a valle del VII invaso riattivato per ‘salvare’ Roma dall’emergenza rifiuti lo scorso 2 agosto.
CHI HA COLPA DEVE PAGARE, ANCHE TRA I COLLETTI BIANCHI!”