Marino, da Pia Tolomei a Beatrice Cenci ad Artemisia Gentileschi e alle donne afghane: a Palazzo Colonna si dice “NO” alla violenza sulle donne
Marino – Ideato dagli Assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura, con la supervisione del Gabinetto del Sindaco, l’evento celebrativo della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ha declinato la figura femminile partendo dalla storia fino alle realtà a noi più vicine, con particolare sguardo a quello che sta accadendo nel mondo e, soprattutto, in Afghanistan.
La conferenza è stata moderata dall’Avv. Francesca Puliti, Consigliere Comunale Capogruppo Lega, cultore della materia di Diritto di Famiglia e Tutela dei Minori presso l’Università degli Studi Roma Tre.
L’incontro si è aperto con il ricordo commosso per Annamaria Ascolese, la maestra dell’Istituto Anne Frank che, scomparsa quest’anno per mano del suo compagno, aveva scelto Marino come città dove vivere e insegnare.
“La lotta contro la violenza sulle donne è soprattutto un fatto di cultura, una cultura che sopravvive nonostante le tante iniziative che si svolgono nelle istituzioni e nelle scuole, nonostante il grande lavoro di formazione che tante insegnanti, come era Annamaria Ascolese, svolgono quotidianamente” ha detto il Sindaco Stefano Cecchi in apertura di conferenza. “E’ proprio a lei che voglio dedicare questa giornata osservando un minuto di silenzio”. Subito dopo il primo cittadino ha consegnato un omaggio floreale alla sorella di Annamaria, Patrizia Ascolese.
Il Prof. Aldo Onorati, esperto dantista, ha poi declamato il Canto V del Purgatorio di Dante e la figura di Pia de’Tolomei nella quale s’incarna un’immagine generosa, coraggiosa e positiva di donna.
“Nessuna giustificazione può essere trovata per l’uccisione di Pia de’ Tolomei” ha sottolineato. “Lei …che era nata a Siena e che morì violentemente in Maremma, come ben sa l’uomo che l’aveva chiesta in sposa e le aveva dato l’anello nunziale…, era una moglie esemplare e, nonostante tutto, nei versi poetici di Dante, mai trapela rancore per il suo assassino”. “Pia de’ Tolomei”, ha proseguito Onorati “è stata l’unica anima che si è preoccupata di Dante, al pari di una madre. A lui chiede, infatti, di parlare di lei al mondo solo dopo essersi riposato dalla grande fatica”. “Dante ha dato della donna un’immagine meravigliosa, paradisiaca” ha sottolineato il professore al termine del suo intervento.
L’Assessore Pamela Muccini, delegata alla Cultura e alle Politiche Giovanili ha ricordato un’altra figura femminile che nella storia ha lasciato una testimonianza importante: Beatrice Cenci, la nobildonna romana, vittima di abusi da parte del padre che venne giustiziata con l’accusa di parricidio nel 11.09.1599. Le cronache del tempo narrano che il giorno dell’esecuzione accorsero anche Caravaggio, Orazio Gentileschi e Artemisia Gentileschi anche lei vittima di violenza da parte del suo maestro d’arte. La stessa Artemisia Gentileschi, non solo denunciò il fatto ma affrontò per l’epoca un lungo e umiliante processo, una esperienza che lascerà un segno indelebile nella sua arte.
“Molte sono le donne che nei secoli hanno lasciato traccia del loro coraggio, segni di speranza nonostante i soprusi. Prendiamo spunto dalla loro forza per proseguire in questa lotta contro tutte le ingiustizie e le violenze” ha concluso l’Assessore Muccini citando il verso di Beatrice “E par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare” come messaggio di speranza dedicato a tutte le donne.
Ha poi preso la parola Ambra Badini, dell’Osservatorio Violenza e Suicidio che, per la prima volta in un comune, ha illustrato, per conto del Presidente Stefano Callipo, le attività dell’ente che rappresenta. La stessa ha espresso apprezzamento per la sensibilità mostrata dall’amministrazione comunale nei confronti delle azioni di ascolto messe in atto dall’osservatorio stesso, con l’intenzione di poter operare nel territorio con uno sportello dedicato.
E’ poi intervenuto il Vice Sindaco Sabrina Minucci con delega ai Servizi Sociali: “Abbiamo celebrato sempre questa giornata, lo abbiamo fatto con la Casa della Famiglia. Quest’anno, però, il 25 novembre non è solo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne ma è la giornata di Annamaria Ascolese, della quale abbiamo già parlato e che vogliamo ricordare con il suo sorriso indelebile sul volto”. “Un pensiero va anche ai papà soli” ha proseguito la Minucci “spesso in difficoltà economica per la perdita del posto di lavoro. Anche a loro voglio pensare perché le discriminazioni non hanno genere e coinvolgono tutti gli esseri umani. Solo pensando in questi termini potremo sperare in una società migliore”.
Maria Barbino per l’Associazione Viva Vittoria Roma ha raccontato la storia e il messaggio insito nei “QUADROTTI” in lana lavorati a mano, ognuno da una donna diversa e cuciti insieme con un filo rosso. I quadrotti hanno decorato la scalinata interna e la sala consiliare di Palazzo Colonna. Il ricavato delle donazioni raccolte sarà devoluto a favore delle Associazioni Differenza Donna e Casa della Misericordia di Sant’Eustachio di Roma.
Grande attenzione è stata riservata alla condizione della donna afgana che la giornalista di guerra Maria Clara Mussa, direttrice di Cybernaua.it InformAction Magazine e il Maggiore dell’Esercito Italiano Silvia Greco hanno presentato commentando le immagini del video “Afghan-instant” che ha raccolto alcuni scatti realizzati dal fotoreporter in aree di crisi Daniel Papagni nel corso di numerose missioni in Afghanistan a fianco dei soldati della coalizione internazionale. Con il ritorno al governo dei talebani, subentrati dopo l’abbandono della Nato, l’Afghanistan è sotto l’attenzione del mondo proprio per la ferocia con cui sono trattate le donne.
“La situazione delle donne afghane è sempre stata poco legata ai diritti ma ora è davvero tragica ed è importante che questo aspetto non cada nel dimenticatoio. E’necessario essere solidali. Loro hanno bisogno di noi, non lasciamole sole!” ha affermato Maria Clara Mussa.
Il Maggiore Silvia Greco ha ringraziato l’amministrazione per aver previsto in questo convegno anche la presenza delle donne in divisa. Si è detta onorata di rappresentare tantissime colleghe delle forze armate che hanno fatto questa scelta di vita per affermare il ruolo femminile in ambito nazionale e per proteggere e supportare l’affermazione della donna anche all’estero nell’ambito delle missioni internazionali. “In Italia le donne che operano nelle forze armate hanno avuto fin da subito un trattamento assolutamente paritario a conferma che l’Italia e le istituzioni fanno di tutto per tutelarle”, ha tenuto a sottolineare.
L’evento ha riscosso consensi da parte di tutta la platea presente che, seppur ridotta per le norme anti Covid, ha fatto sentire il suo calore con numerosi applausi.