Marino, nessuna soluzione per il liceo artistico Amari Mercuri, chiuso da mesi. Continua la mobilitazione della scuola
Marino – Ancora forte mobilitazione al Liceo d’arte di Marino Amari Mercuri. In una nota congiunta fanno sapere dalla scuola frequentata da centinaia di studenti di tutti i Castelli Romani; Non si placa la mobilitazione dell’IIS Amari Mercuri per la situazione della sede storica del liceo artistico Paolo Mercuri cui, ad oggi, non è stata proposta nessuna soluzione.
In seguito all’iniziativa del flash mob tenutasi il 28 Gennaio ed all’ampia diffusione sui canali di informazione che la comunità scolastica ha attuato per sensibilizzare alla risoluzione del problema, si è svolta ieri un’assemblea congiunta del personale scolastico e degli studenti per mettere a punto ulteriori azioni, affinché gli Enti Locali velocizzino la proposta e l’attuazione di soluzioni.
Dall’assemblea, cui hanno partecipato tantissimi docenti, personale ausiliario e collaboratori Ata e tutti i rappresentanti degli studenti, sono emerse numerose idee per continuare, in maniera pacifica e democratica, la mobilitazione, e rendere evidente come la chiusura di una scuola, che da anni arricchisce il tessuto sociale e culturale della zona dei Castelli Romani, sarebbe un lutto per tutti.
Alla scuola è giunta anche la solidarietà di tutte le organizzazioni sindacali con particolare riferimento alla Camera del Lavoro di Roma Sud che si è dichiarata sostenere e lottare accanto a chi difende la scuola pubblica del territorio dei Castelli Romani e la Cisl di Roma e Rieti che ha sottolineato la valenza artistica del “Paolo Mercuri” e evidenziato che la salvaguardia dell’unico istituto superiore del Comune di Marino è improcrastinabile. Le Organizzazioni SIndacali hanno chiesto l’immediata apertura di un tavolo negoziale con l’amministrazione comunale e i vertici di Citta Metropolitana per definire i tempi e i modi della risoluzione del problema.
Al termine dell’assemblea i rappresentanti della scuola fanno sapere con molta delusione che, malgrado tutte le iniziative poste in essere fino ad ora, i solleciti che la Dirigenza ha inviato agli Enti Locali, ed il supporto da più parti ricevuto, nessun lavoro è stato iniziato, né per rendere nuovamente agibile il palazzo Fumasoni-Biondi, né per attuare una soluzione temporanea, sia essa quella proposta dalla vecchia amministrazione comunale, ovvero l’istallazione di aule prefabbricate, che quella proposta dai nuovi vertici comunali, ossia l’utilizzazione di una sede già esistente.
“A pochi mesi dalla fine dell’anno scolastico, dunque, dopo aver già affrontato la questione da soli, ospitando tutti gli alunni nella sede centrale di Ciampino, con tutti i disagi che ciò ha comportato” dicono dalla scuola “non siamo in grado di dire ai nostri studenti, ed alle loro famiglie che hanno rinnovato la loro fiducia nei nostri confronti con le nuove iscrizioni, che cosa sarà di loro a settembre. Tutto ciò comincia ad essere intollerabile ed a ferire la solida alleanza istituzionale che siamo abituati a trasmettere. Per questo non ci fermeremo fino a che non arriveranno risposte concrete”.