Velletri 2030, l’agenda 2030 sei anni dopo
Velletri – Il 25 settembre 2015, i 193 Paesi membri dell’ONU hanno adottato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile. In vigore dal 2016 con i suoi 17 obiettivi (Suistainable Development Goals, SDGs), l’Agenda costituisce il nuovo quadro di riferimento globale e universale per lo sviluppo sostenibile.
L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) si costituisce il 3 febbraio del 2016 e si presenta al pubblico con un evento alla Sala della Regina della Camera l’11 marzo di quell’anno.
Coerentemente con gli impegni sottoscritti nel settembre del 2015, l’Italia ha declinato l’Agenda 2030 nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile ( SNSvS), strumento di coordinamento che assume i 4 principi guida dell’Agenda: integrazione, universalità, trasformazione e inclusione. La SNSvS è stata approvata il 22 dicembre 2017 ed è frutto di un ampio processo di coinvolgimento di istituzioni e società civile, condotto dall’allora Ministero dell’Ambiente in stretta collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Economia.
Ogni tre anni la SNSvS deve essere sottoposta a revisione e il Ministero dell’Ambiente, oggi Ministero della Transizione Ecologica, ha il compito di avviare e curare il percorso di modifica, attraverso un processo istituzionale ampio e partecipato, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per garantire il più ampio coinvolgimento della società civile, è stato costituito il Forum per lo Sviluppo Sostenibile ( FORUM).
Nel quadro delle grandi sfide lanciate dall’Agenda 2030 – per la conservazione dell’ambiente, il capitale umano/relazionale, quello economico, culturale e sociale – la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRVS) del Lazio mira a individuare i principali strumenti a livello regionale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, nonché ai goal e ai target contenuti nell’Agenda 2030. Il Forum Regionale per lo Sviluppo Sostenibile, è complementare al Forum Nazionale previsto dalla Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, che si rivolge ai soggetti attivi nel campo delle politiche per la sostenibilità (associazioni, fondazioni, università, imprese, cooperative, consorzi, ecc.) a livello nazionale.
Il Forum regionale è stato indirizzato alla società civile per garantirne il coinvolgimento nell’attuazione della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile. Cittadini, imprese, associazioni, amministrazioni pubbliche, università, e tutti coloro che riterranno importante partecipare, potranno fornire indicazioni, proposte progettuali, spunti di riflessione e suggerimenti per la redazione del Piano di Azione regionale per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero dare un contributo in termini di indicazioni operative.
Velletri con la Delibera della Giunta Comunale del 4 Marzo 2019, avente per oggetto “Adesione al Programma Agenda 2030” aderisce all’Agenda 2030 e inizia la serie di partecipazioni al Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosse dall’Associazione Velletri 2030. Successivamente, con la Delibera della Giunta Comunale del 30 Marzo 2022, avente per oggetto “Promozione degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” delibera di promuovere la conoscenza dei 17 obiettivi di sostenibilità contenuti nell’Agenda 2030 e sostenere l’attuazione attraverso la Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile.
In parallelo, il 18 dicembre 2019, è stato ufficialmente rilasciato il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC), predisposto sulla base di analisi tecniche e scenari evolutivi del settore energetico svolte con il contributo dei principali organismi pubblici operanti sui temi energetici e ambientali. Mentre il 13 luglio 2021 il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia è stato definitivamente approvato dal Consiglio Europeo, che ha recepito la proposta della Commissione europea. Il PNRR profila un futuro aggiornamento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e della Strategia di lungo termine per la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, per riflettere i mutamenti nel frattempo intervenuti in sede europea. Nelle more di tale aggiornamento, il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha adottato il Piano per la Transizione Ecologica, che fornisce un quadro delle politiche ambientali ed energetiche integrato con gli obiettivi già delineati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Come è facile capire, energia, ambiente, sociale, economia, innovazione tecnologica, si intrecciano tra di loro, e le scelte delle priorità sono fortemente influenzate dagli eventi del momento, per esempio pandemia e guerra. Ma non si può pensare di risolvere un elemento ignorando l’altro. Purtroppo la situazione è ancor più difficile di quanto appaia. Almeno chi ci governa dovrebbe saperlo. Chi altri sennò?