Il Comitato Ciclabile Ciampino presenta il proprio progetto al Volterra
Ciampino – L’auditorium del Liceo Scientifico Vito Volterra lo scorso 11 aprile ha ospitato il convegno “Il Volterra si muove: ripensare la mobilità per promuovere una cultura urbana sostenibile”. Obiettivo del meeting aperto dalla professoressa e dirigente scolastica Emilia D’Aponte, è stato un confronto tra studenti e stakeholder della mobilità sostenibile. Tra loro anche il Comitato Ciclabile Ciampino.
È stato affrontato, da diverse prospettive, il tema del riscaldamento globale, del concetto di sostenibilità e delle soluzioni applicabili in un contesto scolastico, ma anche cittadino e collettivo.
Gli studenti hanno condotto un’indagine sulla mobilità locale cercando di capire le abitudini dei propri docenti, compagni e personale Ata. Grazie alla supervisione della Professoressa Rossella Gnerre, hanno approfondito il tema attraverso i dati dell’IPCC sul riscaldamento globale.
Infine come soluzione verso gli obiettivi dell’agenda 2030, gli studenti hanno presentato la loro proposta di un’app di Car-pooling, attraverso cui le persone possono mettersi d’accordo per condividere il tragitto comune verso la scuola. In questo modo con l’uso di una sola macchia si ottiene il decongestionamento del traffico e la riduzione delle emissioni.
La condivisione dell’automobile rappresenta un’azione concreta, che fa seguito anche alle politiche della scuola in tema ambientale. Il liceo Volterra ha messo in atto la riduzione della plastica monouso dotando ogni studente di una borraccia termica, ma anche il recupero e la valorizzazione delle aree verdi attorno all’istituto.
Insieme al professor Mario Grosso del Dipartimento Civile di Ingegneria Ambientale del Politecnico di Milano, che ha presentato il suo libro dal titolo “L’ultima auto a benzina”, e all’ingegnere Vetrone per il gruppo Kinto-Toyota, ha preso parte al convegno anche il Comitato Ciclabili Ciampino, che attraverso il portavoce Gianmarco Rolli, ha esposto il proprio progetto di ciclo-città.
Un programma, quello del Comitato, articolato in fasi distinte e un disegno chiaro per il futuro: un’evoluzione che non avviene solo attraverso l’infrastruttura classica della ciclabile, ma che si attua anche attraverso la coscienza collettiva, sostenuto da politiche mirate sulle strade del territorio. A margine del convengo abbiamo intervistato Gianmarco Rolli, studente universitario di Ciampino, che a dispetto della giovane età, insieme a Tommaso Neroni, Valeria Magnani, Oreste Ripani e Simone Di Veroli, hanno realizzato un progetto a 360°, compreso della valutazione di costi di realizzazione. Insomma un pacchetto pronto all’uso da sottoporre alla prossima amministrazione comunale.
Gianmarco, dopo la prima conferenza di presentazione del progetto, arriva anche il primo convengo sul territorio, vi aspettavate questo invito?
In realtà no, suppongo sia stato per via della nostra dedizione alla causa per una città più sostenibile. I nostri sforzi hanno suscitato un sincero interesse da parte della cittadinanza, così siamo stati contattati dalle professoresse Maria Maldini e Rossella Gnerre, che ci hanno spiegato l’evento che l’Istituto Vito Volterra stava organizzando. Non abbiamo avuto esitazioni anzi, prendo anche questa possibilità per ringraziare loro e la dirigente scolastica Emilia D’Aponte.
Come procede il vostro progetto di ciclo-città ?
Continuiamo a ottenere risposte e consigli sul primo sondaggio che abbiamo prodotto. In questo momento stiamo lavorando su un nuovo sondaggio con l’obiettivo di mettere in “discussione” il nostro stesso progetto, per valutare suggerimenti, idee e possibili criticità. Abbiamo messo da parte la fase progettuale dei percorsi che riteniamo definiti, e cerchiamo di pensare all’universo funzionale che ruota attorno ad un’infrastruttura come questa: dalla costituzione di una velostazione e alla trasformazione di Ciampino in una tappa di passaggio di flussi ciclo-turistici, che possa avere un impatto positivo sull’economia locale.
Parlaci della velostazione e quali altri strutture sono comprese nel vostro progetto per valorizzare la ciclabilità cittadina?
La velostazione è una struttura dove si parcheggiano le biciclette: In italia, una delle migliori si trova a Bologna, dove è possibile trovare un parcheggio, un servizio di bike- Sharing, un’officina e un negozio specializzato. Ma altri esempi mostrano che questi posti possono offrire spazi di aggregazione e cultura, in modo da poter essere vissuti h24. Stiamo lavorando su una proposta che dia a Ciampino una velostazione, in una forma possibilmente diffusa; È buono dotare i percorsi di aree di sosta e manutenzione minori, ma noi non spingiamo per una linea passante per Ciampino, ma per delle politiche che nel tempo trasformino in totum la mobilità ciampinese. Ne consegue che dovranno esserci più sedi sul territorio, possibilmente nei pressi delle stazioni, per favorire l’intermodalità della rete, così come ci viene chiesto dalla legge sulla mobilità del Lazio del 2017 (altro cardine da noi seguito). Altra proposta è quella di aderire al piano “Roma corre in bici”, un’app che consiglia e monitora i percorsi fatti dai ciclisti e accumula punti grazie ai quali gli utenti possono ottenere sconti e offerte da tutti gli enti ed esercenti che vi aderiscono. Questo sono solo degli assaggi, ma avremo modo di incontrare ancora le persone e di aggiornarle come abbiamo sempre fatto.
Alla fine della conferenza stampa di presentazione avete chiesto un tavolo di confronto con tutte le forze politiche: siete riusciti nel vostro intento? quali sono state le reazioni?
Da parte di alcune coalizioni candidate abbiamo riscontrato forte interesse. Altre invece sono legate a progetti di ciclabilità già avanzati in tempi addietro. Se ci sono percorsi pronti per essere realizzati saremo i primi a fare il tifo, ma a noi interessano anche i progetti di ciclabilità ideati, e che saranno poi eventualmente realizzati, come il nostro, una mobilità sostenibile capillare all’interno del territorio comunale. Quello che serve, secondo noi, è una rete di comunicazione interna, ma connessa con Roma e i Castelli Romani. Le due cose non possono e non devono escludersi a vicenda.
Avete intenzione di schierarvi politicamente?
Onestamente? L’idea c’è stata, ma schierarsi significa prendere colore e posizione. Nel gruppo abbiamo già tutti un impiego: io sono assistente scenografo, Tommaso è operaio, Oreste montatore e grafico, Valeria studentessa. Dedichiamo parte del nostro tempo libero a questa idea pensata per tutta la cittadinanza. Non possiamo prescindere dal dialogo con le forze politiche perché senza la ferma volontà di chi amministrerà Ciampino in futuro, non potremmo vedere realizzato il progetto Ciclo-città: faremo tutto il possibile in questo senso.
Cosa ne pensate del convegno presso l’Istituto Volterra?
Sapere che c’è una comunità studentesca così attiva e spronata dai propri insegnanti, è un sollievo perché parliamo degli adulti del domani. L’educazione ambientale, civica (e a nostro avviso anche sui diritti), passa attraverso la scuola. Il Volterra in questo non si è limitato ad informare i ragazzi, ma li ha spinti ad agire e a interrogarsi, quindi a mettersi anche in discussione. Responsabilizzare gli studenti e chiamarli in causa in modo diretto sicuramente li rende più coscienti dei problemi che dovranno affrontare terminati gli studi, ma anche prima.
Avete in mente future collaborazioni con l’Istituto Vito Volterra o con altre scuole del territorio?
Per quello che ci riguarda ne saremmo onorati. Per ora non ci sono cantieri in vista, ma il Volterra come noi persegue gli stessi intenti di mobilità sostenibile ed eco-sostenibilità. Noi come realtà civica, e il Volterra, in quanto istituzione scolastica, chiediamo attenzione su questi temi per una mobilità sempre più inclusiva e che vada incontro ai nostri studenti e cittadini. Se ci dovessero contattare altre scuole per parlare del nostro progetto ne saremo felici.
Last Updated on 19 Aprile 2022 by Autore E