Roma, decesso dopo il panino al salame, nessuna risposta dall’autopsia
Roma, In relazione al decesso di M. Q., di 13 anni, avvenuto a Fondi il 14 aprile scorso, la Procura della Repubblica di Latina segnala l’apertura di un procedimento nei confronti di ignoti al fine di accertare le cause di quanto avvenuto.
È stata disposta l’autopsia sulla salma della giovane, con la nomina di un consulente medico, la dottoressa Maria Cristina Setacci. L’esame si è svolto nel pomeriggio di sabato 16 aprile ma “la complessità dell’accertamento richiesto al medico legale non permette allo stato di avanzare ipotesi certe sulla causa che ha portato al decesso di Martina– precisa una nota della procura- essendo necessario a tal fine attendere l’esito di esami ed accertamenti che la dottoressa Setacci ha avviato a seguito dell’espletamento dell’autopsia”.
Interpellato su quanto siano frequenti le morti improvvise per allergie alimentari, Fiocchi fa sapere: “In Italia avvengono una o due volte all’anno, lo stesso vale nel Regno Unito, mentre in America si verificano anche 10-12 volte all’anno, quindi le morti per allergie alimentari non sono così infrequenti come si possa pensare, ma sono invece un problema molto serio sul quale la vigilanza deve essere assoluta.
Il nostro lavoro di tutti i giorni è prevenire episodi come quello accaduto purtroppo a Martina con diete di eliminazione, terapie specifiche e preventive nei casi a maggior rischio, proprio per evitare eventi di questo genere che sono dolorosi e luttuosi”. Ma quando si possono iniziare a fare le prove allergiche? “A un giorno di vita”, conclude infine l’esperto.
FONTE: Agenzia DIRE, l’indirizzo www.dire.it