Ariccia, caos e traffico bloccato in entrambe le direzioni, per il primo giorno di chiusura del ponte monumentale a senso unico
Ariccia – Primo giorno di chiusura a senso unico del Ponte Viadotto Appia in direzione Albano con file chilometriche in entrambe le direzioni per tutta la mattinata e nel pomeriggio si profila ancora peggio nelle ore di punta.
Il traffico è molto intenso, con le code che arrivavano alla piazza di Corte di Ariccia con decine di macchine ferme sul ponte in direzione Albano e altre ferme per girare in via dei Villini una strada stretta e angusta poco prima della chiusura del Ponte dalla parte opposta di Albano, dove si incrociavano i due sensi di marcia.
Proprio lì sono stati posizionati i cartelli del Ponte chiuso con transennamenti e cartellonistica e segnaletica realizzata dall’ Anas. L’azienda pubblica che sta seguendo i lavori sul posto e il cui personale dirigeva anche la viabilità stamattina in una prima mattinata infernale per gli automobilisti, ciclisti, pedoni, camion e motociclisti.
Dalle 8 alle 13 sono state anche disegnate le strisce orizzontali su strada per indicare i percorsi e le varie svolte e i divieti che hanno contribuito a dire di molti automobilisti a rallentare ulteriormente il già caotico transito.
“Le strade alternative di cui si è tanto parlato – ha detto un residente del centro storico – sono molto complicate e indicate male, in quanto per chi proviene da Albano centro, se nota il cartello di chiusura del Ponte all’altezza di via della Stella, deve lasciare la via Appia Nuova e girare a destra andando a finire nella sottostante zona di Vallericcia dove ci sono varie rotatorie e cartelli stradali indicanti Velletri e Genzano, poco evidenti in un vero e proprio percorso strizzacervelli, nemmeno sembra di essere più ad Ariccia.
Le indicazioni dicono agli automobilisti di dirigersi verso le già sempre trafficatissime via Perlatura e via Pagliarozza, tra Ariccia e Albano, in direzione Genzano Velletri, mentre la via Appia Antica, indicata anche in alcuni comunicati dall’amministrazione comunale di Ariccia che unisce la zona di Vallericcia con Genzano, in realtà è chiusa al traffico da alcuni anni per frane, smottamenti del costone e strada dissestata piena di buche e voragini con un cimitero di gomme e cerchioni spaccati.
Qualcuno a suo rischio e pericolo ci si immette disperato in maniera non ufficiale, ed anche i poveri residenti e chi ha attività commerciali e terreni in quella zona , sono costretti a passarci, tra una voragine e l’altra molto pericolose”.
Quindi per scendere prima della chiusura del Ponte in via della Stella poco dopo il commissariato di Albano, per chi proviene da Roma, le strade alternative sono; dirigersi verso via Perlatura o via Pagliarozza, dopo aver percorso un tratto di via Pometo, breve tratto di Appia Antica o via di Vallericcia per salire verso Genzano Velletri allungando di molti km, o passare e transitare in salita all’interno del centro storico di Ariccia tra le stradine e i vicoli stretti e angusti.
Sicuramente non adeguati a ricevere tali quantità di traffico, pullman, moto e i mezzi pesanti stamattina si sono verificati molti disagi e le prime liti tra operatori dell’Anas e automobilisti esasperati tra il groviglio di auto e moto. Soprattutto nel tratto tra via Appia Nuova dove c’è la chiusura e la cartellonistica e la svolta da via Appia Nuova con via dei Villini verso Albano centro storico, dove si incrociano le centinaia di auto provenienti anche da Ariccia dal senso unico del Ponte.
Hanno espresso molta preoccupazione anche i titolari di alcune attività all’inizio del Ponte chiuso e quelli del borgo antico, che temono una forte diminuzione del lavoro. I lavori sul Ponte monumentale previsti da molti anni dovrebbero durare almeno 6 mesi, un anno sul tratto stradale salvo complicazioni tecniche.
Assenti, come hanno segnalato molti cittadini e automobilisti le pattuglie della polizia locale in mattinata. In tanti chiedevano informazioni ai passanti o agli operatori dell’Anas presenti su strada che regolavano anche il traffico caotico e persistente che potrebbe peggiorare nelle ore di punta.