Genzano, cerimonia per il 2 giugno in Piazza Tommaso Frasconi: il Sindaco Zoccolotti, “la forza della Repubblica ci ha insegnato valori e risorse per affrontare le sfide”
Genzano – In occasione del 76° anniversario della Repubblica italiana, questa mattina l’Amministrazione ha invitato la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di celebrazione in Piazza Tommaso Frasconi.
Oltre ai cittadini, sono intervenuti anche la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Polizia Locale, l’associazione nazionale Carabinieri e l’Anpi, e infine il Complesso Bandistico Cav. Mario Mecheri.
Riportiamo le parole del Sindaco Carlo Zoccolotti.
“Sono trascorsi 76 anni da quando, con il voto nel referendum del 2 giugno 1946, le italiane e gli italiani di allora, scelsero la Repubblica, scrivendo una nuova pagina della storia italiana. Con la scelta repubblicana, si apriva un capitolo di libertà, uno spiraglio di luce dopo il buio causato dal ventennio fascista. Con la scelta repubblicana è iniziata la nostra storia di democrazia e pace, dopo le devastazioni della guerra e dell’occupazione nazista. Queste nuove prospettive, questa voglia di cambiamento, erano state coltivate in anni difficili, da tutte quelle donne e quegli uomini che avevano scelto di non piegare il capo, ma di resistere e combattere contro l’invasore, contro l’oppressione. E’ proprio dalla speranza di poter scrivere di proprio pugno un finale diverso per la storia italiana che comincia a prendere forma un’idea di Italia libera”
“La scelta repubblicana gettò le basi affinché germogliasse nel popolo il desiderio, il bisogno di sentirsi parte di una comunità coesa – ha continuato il Sindaco. Desiderio questo che venne tradotto dalla Costituente, che si adoperò per formulare un documento di una lungimiranza straordinaria in cui si condensano le aspirazioni di un popolo, la nostra Costituzione. Oggi quindi voglio innanzitutto rivolgere un pensiero ed un ringraziamento al lavoro di sintesi che quelle donne e quegli uomini compirono regalandoci la nostra Costituzione, il faro che ha indicato alla Repubblica la strada da percorrere. La Repubblica è qualcosa di più di un insieme di regole e istituzioni: è un continuo processo in cui si cerca la composizione dei propositi, nella consapevolezza della centralità delle persone, più importanti degli interessi. Se guardiamo al nostro Paese oggi, l’Italia è diversa da quella che la Costituente interpretò e tradusse in Costituzione. La nostra Repubblica è probabilmente imperfetta, e tante restano le ingiustizie e le diseguaglianze, ed è facile fermarsi alla critica, è facile lasciarsi abbattere da quel non va. Ma il Paese non è fermo, così come non è ferma la nostra città. La forza della Repubblica ci ha insegnato valori e risorse per affrontare le sfide della nostra contemporaneità a viso aperto. Abbiamo superato, con grande fatica, enormi sacrifici e molto dolore, due anni che nessuno aveva previsto. La nostra Genzano, silenziosa e quasi spettrale nel marzo 2020, è tornata a vivere, a respirare e a sperare.”
“Tante cose si sono iniziate a muovere, tanti progetti, cambiamenti, migliorie e aggiustamenti necessari per risollevare la nostra città – ricorda Zoccolotti. Tra pochi giorni intitoleremo a Michael Ende, lo scrittore tedesco la cui famiglia proprio per sfuggire alla Germania nazista si insediò a Genzano, l’Anfiteatro delle Olmate. L’Anfiteatro è stato ristrutturato per essere nuovamente vissuto da tutta la comunità, dai giovani cui molta parte della produzione di Ende si è dedicata. Un progetto che si fonda sui valori del rispetto delle persone e dei luoghi, della condivisione del sapere e delle arti, della legalità ma anche del dialogo internazionale. Credo sia molto importante, specie in questa difficile fase storica, che alla cerimonia sia presente l’ambasciatore di Germania Viktor Elbling. Come ha avuto modo di esprimere il Presidente Mattarella ieri parlando proprio ai rappresentanti diplomatici: «Oggi, l’amara lezione dei conflitti del XX secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica». La nuova inaugurazione dell’anfiteatro sarà quindi l’occasione per tornare a rafforzare lo storico legame di Genzano con la Germania e con il paese gemellato di Merseburg. Legami che erano nati e sono stati rafforzati sostanziando quel sentimento multilaterale proprio da quei politici e da quella società Genzanese che aveva lottato prima per la libertà e poi per la Repubblica. Tanto resta ancora da fare. E quando è forte la tentazione di guardare alla realtà con disfattismo, mi ricordo che 556 donne e uomini, dopo 20 anni di dittatura e a seguito di una guerra che aveva lacerato un Paese, ebbero il coraggio di raccogliere il testimone di quanti si espressero in quel giugno 1946, scegliendo la Repubblica. E quando guardo le cose da questa prospettiva, sento che insieme, questa nostra comunità con l’esempio e il senso di responsabilità di questa storia può fare ancora tanto e bene. Viva la Repubblica!”
Last Updated on 2 Giugno 2022 by