Ariccia: Il ricordo della Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo
Ariccia – Oggi 8 agosto, ricorre la Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle, in Belgio, in cui persero la vita oltre 260 lavoratori, di cui la maggior parte emigrati italiani.
In generale, la giornata è stata creata nel 2001 in ricordo di tutti i cittadini italiani morti sul lavoro sia in Italia che all’estero. E il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali anche oggi, come ogni anno, ricorda tutti i connazionali caduti sul lavoro.
Il sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli, ha voluto ricordare i caduti con un post su Facebook:
“Anche l’amministrazione di Ariccia, in questa triste giornata, vuole ricordare tutti i suoi concittadini caduti sul lavoro, quelle cosiddette morti bianche che ancora oggi, purtroppo, costellano le nostre pagine di cronache. A loro va il nostro vivo ricordo e ai loro famigliari la nostra più sincera vicinanza”.
“L’emigrazione dei nostri connazionali e il sacrificio che questa ha comportato hanno segnato l’identità dell’Italia e anche lo stesso processo d’integrazione europea”, questo il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 66°anniversario della tragedia.
“Rinnovo ai familiari delle vittime di quella tragedia e di tutti gli altri episodi che hanno tristemente coinvolto i nostri connazionali in altri contesti, i sentimenti di solidale partecipazione al loro dolore e, a tutti gli italiani che lavorano all’estero, le espressioni della riconoscenza della comunità nazionale”.
Alla cerimonia, che si è svolta proprio a Marcinelle, partecipano il segretario del Pd Enrico Letta, l’ambasciatore italiano in Belgio Francesco Genuardi, i familiari delle vittime di Marcinelle, una delegazione di lavoratori venuti dall’Italia e impegnati in altre miniere del Belgio, una delegazione degli alpini e un gruppo di studenti del liceo romano “Francesco Vivona”.
Infine, alcune parole della presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati:
“Guardiamo […] a quel passato doloroso con la consapevolezza che i vincoli di solidarietà tra persone e popoli, e un rinnovato sentimento di condivisione e reciproca fiducia, ci consentiranno di affrontare le sfide così complesse del nostro presente”.