Intervista all’antiquaria Anna Maria Quattrini

Intervista all’antiquaria Anna Maria Quattrini

“Negli arredamenti anche moderni è bellissimo poter inserire uno o due pezzi di mobili antichi, che danno un tono più caldo ed elegante a qualsiasi ambiente.”

Anna Maria Quattrini è una delle più famose antiquarie italiane.
Le sue gallerie romane, ben conosciute in Italia ed all’estero sono punto di riferimento e di incontro per personalità conosciute del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. La passione per le cose belle, unita ad una solida competenza e ad un innato buon gusto ha permesso a questa dinamica signora di ottenere numerosi riconoscimenti anche a livello internazionali tra i quali: Premio Donna Roma 92’, Premio Europa ’92, Premio Lady New York ’93, Premio per la Poesia ’94, Conferitale all’Università “La Sapienza” Roma. Il Premio “Cultura” conferitole a Montecitorio durante i festeggiamenti del 50° Anniversario della dichiarazione Universale dei Diritti umani.


Anna Maria, lei è spesso vicina a diverse personalità conosciute nei vari ambiti sociali, c’è ancora voglia di investire nell’antiquariato?
È vero, questa attività mi ha regalato la possibilità di conoscere persone di tutti i ceti sociali. Molti di loro sono entrati nella mia galleria come clienti e poi sono diventati amici carissimi. Ricordo comunque con commozione le coppie di giovani sposini che venivano ad acquistare il comò o i comodini della nonna e mi facevano tanta tenerezza. Si, il desiderio di avere un mobile antico, un dipinto, una statua, piace sempre a tutti, certamente l’acquisto di oggetti antichi, un tempo accessibili anche a gente semplice del ceto medio malgrado il desiderio di possederlo, è oggi riservato a chi ha possibilità economiche per farlo. Per le cose importantissime, di grande valore, ci sono collezionisti e amatori con possibilità economiche rilevanti.


Quale bellezza porta un mobile antico nell’arredamento in questi tempi moderni?
Negli arredamenti anche moderni è bellissimo poter inserire uno o due pezzi di mobili antichi, che danno un tono più caldo ed elegante a qualsiasi ambiente.


Come si fa a riconoscere un mobile antico da un mobile vecchio, è necessaria una certificazione?
Si acquista un mobile antico quando ci colpisce la sua bellezza. Gli intenditori, dopo anni di esperienza, sanno benissimo riconoscere mobili originali da quelli contraffatti; tuttavia esistono piccoli accorgimenti che possono aiutare a smascherare quelli falsi, ad esempio lo spessore della placcatura perché se è sottile è dell’attuale secolo. Nel passato non erano mai al di sotto di 2 o 3 centimetri; le fodere non devono essere di legni diversi assemblati (compensato, truciolato, panniforte); i chiodi che anticamente erano fatti a mano, quindi di forma irregolare, non c’erano viti ma chiavarde con tiranti lavorati a mano e gli incastri erano sempre costruiti a nido di rondine, etc. Comunque, quando si fa un acquisto di oggetti antichi bisogna pretendere dal venditore un expertise, se poi si tratta di cose di molto valore addirittura ci vuole un certificato compilato da un esperto.


Dove si trova ora qualora si desideri visitare?
Oggi non sono più la presidente degli antiquari di Via dei Coronari perché purtroppo questa strada conosciuta in tutto il mondo per la sua identità “antiquariato e arte” è stata distrutta! Oggi al posto degli antiquari, vi sono negozi e botteghe come nelle peggiori strada di Roma, e io ho dovuto chiudere la mia galleria poiché vicino è stato aperto un supermercato. Il danno più grande non ha colpito solo gli antiquari bensì tutti gli artigiani che lavoravano per il settore come restauratori, intarsiatori, tappezzieri, etc. i quali non avendo più lavoro, hanno dovuto riconsegnare le loro licenze al comune aumentando così l’infinito numero dei disoccupati. Siccome per me l’antiquariato è come una malattia di cui non posso farne a meno, mi sono trasferita in un piccolo locale conosciuto come il “salotto dell’antiquaria” che si trova in Via dei Banchi Vecchi 110 e che mi permette di guardare sempre dall’altra parte del Tevere l’angelo di Castel Sant’Angelo e di soffrire di meno.
Dott.ssa Fulvia Di Iulio

Last Updated on 27 Marzo 2021 by

Redazione 2

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