Lanuvio, crisi del Borgo Antico, molte le attività commerciali storiche chiuse, lavori dell’ascensore panoramico fermi. La Nota della Lista “Lanuvio 4.0”
Lanuvio – Il centro storico che sta morendo, con le molte attività commerciali storiche che hanno chiuso per sempre negli ultimi anni, è l’argomento di una nota del gruppo consigliare “Lanuvio 4.0”, presentata da due consiglieri (Mario Gozzi e Silvia Varesi) in consiglio comunale. La Lista Civica, stigmatizza la crisi del borgo antico lanuvino, ridotto ormai ad un deserto, nonostante la sua bellezza e i fasti del borgo medievale lanuvino.
“Con la chiusura e lo spostamento della farmacia comunale altrove, nei pressi della parrocchia e del piazzale adiacente di via Giovanni 23esimo, la chiusura di una decina di attività commerciali storiche negli ultimi anni, come ristoranti, trattorie, negozi storici, botteghe artigiane, ormai a parte pochi casi rimasti aperti, il centro storico lanuvino, dicono dal gruppo consigliare “Lanuvio 4.0”, è chiaramente morto.
Inoltre i lavori perenni, iniziati da alcuni anni e mai finiti della sistemazione di una parte del centro storico, adiacente alla Torre Medievale e l’annunciato ascensore panoramico di collegamento, tra il parcheggio di piazza della Repubblica e il Borgo Antico sono fermi da tempo.
Nonostante gli oltre 600 mila euro già spesi di soldi pubblici e altri 60 mila euro che serviranno ulteriormente dopo le prescrizioni imposte dalla soprintendenza archeologica di città metropolitana per portarli avanti.
Mancano le iniziative, le promozioni turistiche, gli aiuti ai commercianti locali, la presenza sul territorio di sindaco e degli amministratori comunali. Abbiamo un sindaco ed una amministrazione comunale, interessata a ben altre situazioni, che quelle locali.
Il sindaco Volpi si autoproclama e si celebra come membro del parlamento che amministrerà la nazione e il suo paese invece, per cui è stato eletto dai suoi cittadini, sta morendo piano, piano, in una lenta agonia senza via di uscita questa purtroppo la realtà dei fatti”.