Pavona: Il fine-lavori del sottopasso FS slitta di sei mesi, dal 10 dicembre 2022 a giugno 2023
Pavona – I residenti della popolosa frazione di Pavona, suddivisa a metà tra i due comuni di Albano e Castel Gandolfo, dovranno sopportare l’incubo delle lunghe code in auto in attesa del passaggio a livello FS della linea Roma-Velletri anche per il Natale 2022 e per la Pasqua 2023.
Slitta di sei mesi, per la precisione dal prossimo 10 dicembre all’inizio di giugno 2023 l’avvio del tanto atteso sottopasso di Pavona, il cantiere è in corso in via dei Piani di Monte Savello.
Gli intasamenti stradali sono dovuti principalmente ai continui ‘stop and go’ imposti, per l’appunto, dalla linea FS Roma-Velletri che blocca per vari minuti il passaggio delle auto due volte ogni ora: grazie al sottopasso il problema dovrebbe risolversi una volta per tutte.
FOGNA PROGETTATA E COSTRUITA DAL COMUNE, NON DA ACEA
La posticipazione della data di fine lavori di 6 mesi è dovuta, a quanto ci risulta, alla realizzazione del collettore fognario che passerà di oltre 6 metri sotto al piano stradale ed anche sotto al sottopasso.
In particolare, l’opera fognaria costerà 1 milione e 575mila euro di soldi pubblici che verranno pagati da Acea Ato 2, la municipalizzata dell’acqua del comune di Roma, anche se la sua progettazione e realizzazione è “in carico al comune di Albano”: così sostiene in una nota Cecilia Clementi, avvocata nonché responsabile dell’Unità Legale di Acea, in una nota inviata al consigliere comunale di Albano, Marco Moresco.
8 ANNI DI VIA CRUCIS
Il progetto del sottopasso di Pavona fu presentato presso il locale centro anziani il 16 novembre 2014, approvato dal consiglio comunale albanense nel maggio dello stesso anno: i lavori sarebbero dovuti partire a marzo 2015 e finire entro l’estate 2016 al costo totale di 8 milioni e 347mila euro sborsati da FS, RegioneLazio e comune di Albano.
Una somma a cui, ora, si aggiunge anche l’onere extra di oltre 1,5 milioni di euro in carico ad Acea, soldi che verranno pagati da Acea attraverso la messa ‘in tariffa’, così si legge tra le carte, ovvero con le bollette dei cittadini.