Benzina alle stelle, quando Meloni giurava: “Aboliremo le accise”
ROMA – “Noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente abolite, perché è uno scandalo che le tasse dello Stato italiano compromettano così la nostra economia. Quando io faccio 50 euro di benzina, il grosso deve finire nella mia macchina, non in quella dello Stato“. La rete ha la memoria lunga e non dimentica tanto facilmente. A pagare – verbo quanto mai indicato in questa occasione – è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Circola da diverse ore, infatti, un video che la premier ha pubblicato nel 2019 sulla sua pagina Facebook, in cui l’attuale capo del Governo simula un rifornimento di carburante affermando: “È una vergogna che su 50 euro, 35 vadano allo Stato”.
PERCHÉ È AUMENTATO IL PREZZO DELLA BENZINA
Oggi gli automobilisti fanno i conti con il prezzo della benzina salito di colpo, con picchi oltre i 2 euro al litro, anche ai self service. Conseguenza della riduzione del taglio alle accise inserito nell’ultima Manovra. Le previsioni parlano di un possibile aumento a fine anno di oltre 360 euro ad automobilista.
PICHETTO FRATIN: “PREZZO BENZINA SOPPORTABILE”
“La scelta di abolire le accise è stata fatta sulla base delle priorità intervenendo sulle bollette e perché il prezzo rimane fisiologicamente qualcosa di sopportabile“, ha detto questa mattina il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a Radio Uno. La coperta è corta, insomma. E il portafoglio sempre più vuoto.
Fonte: Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it