Genzano, chiesa piena per il funerale del maestro infioratore e capo scout Enrico Del Prete. Il funerale nella Collegiata Centrale genzanese
Genzano – Si è tenuto questa mattina alle 10.30 il funerale di Enrico Del Prete, lo storico maestro infioratore, coordinatore boy scout ed ex consigliere comunale genzanese, nonchè uno dei soci fondatori dell’ente parco regionale dei Castelli Romani.
Amatissimo da tutti i genzanesi e non solo, nella mattinata sono intervenuti in tanti al suo funerale. Tra concittadini presenti ci sono stati, amici, parenti, ex colleghi di lavoro dell’Enea di Frascati, dove ha lavorato molti anni come tecnico, i maestri infioratori storici genzanesi, il sindaco Carlo Zoccolotti, il vice sindaco Francesca Piccarreta, l’assessore alla cultura Giulia Briziarelli, il consigliere comunale Roberto Borri, l’ex sindaco Enzo Ercolani, attuale presidente del centro anziani e i gruppi Boy Scout di Genzano.
A celebrare la messa del funerale nella Collegiata San Tommaso di Genzano, piena per la triste occasione, il sacerdote amico di famiglia don Claudio Vitelli, ex parroco della chiesa di via Roma. Presenti anche gli altri parroci di Genzano e Don Maurizio, responsabile dell’Istituto Salesiano genzanese tanto caro a Del Prete.
Sono state molto emozionanti e commosse le parole dei ragazzi e delle ragazze del suo gruppo di scout che lo hanno ricordato a fine messa con discorsi di grande stima e affetto, per i valori e gli insegnamenti che ha trasmesso loro con il suo carattere pieno di zelo e determinazione. In prima fila nella chiesa centrale genzanese, la figlia Silvia Del Prete, giornalista, responsabile della comunicazione di una grande industria italiana, il figlio Paolo Del Prete, tecnico dell’Enea di Frascati come il padre, l’amata moglie Giuliana e i 4 nipoti.
Sono intervenuti anche molti colleghi ed ex colleghi, dirigenti del Centro Scientifico Enea di Frascati dove Del Prete ha lavorato per lunghi anni e dove ora lavora il figlio Paolo. Al termine della messa la figlia Silvia ha ringraziato tutti i presenti a nome della famiglia e anche del padre deceduto. “Grazie all’affetto, la stima, il sostegno, la vicinanza, dimostrata in questi giorni, ho capito che siamo veramente una famiglia allargata, fatta di ragazzi e ragazze scout, amici di papà, maestri infioratori, amministratori pubblici, tanti concittadini, amici e conoscenti. Oggi vedo tanti presenti che lo hanno amato per quello che era: un padre, un uomo, pieno di passione e ardore, mai domo e sempre in attività. Era un combattente, un fatalista, che a tutti noi, figli, scout, amici, nipoti, ha trasmesso valori inestimabili che porteremo sempre con noi nei nostri cuori.
La sua presenza simbolica sarà sempre al nostro fianco, seguiremo sempre il suo esempio di grande combattente e allo stesso tempo fatalista nella vita”. Al temine del funerale il feretro è stato trasportato dal carro funebre dell’agenzia funebre Smef dell’amico di famiglia Fabrizio Canterani che in seguito si è diretto verso il cimitero genzanese per la sepoltura che avverrà sotto terra, come lui stesso aveva chiesto, in caso di morte, alla sua famiglia.
“Per quanto riguarda la causa di morte – come hanno sottolineato i figli – non ci saranno risvolti giudiziari. Nostro padre riposerà in pace nella sua Genzano senza polemiche e ricerca delle cause specifiche. Si era aggravato in queste ultime settimane, dopo alcune cure ad una gamba molto dolorante e ad un ginocchio che gli avevano portato una grave infezione agli organi vitali. Con il ricovero all’ospedale dei Castelli c’era stato anche un lieve miglioramento a fine anno ma, dopo qualche giorno, la situazione è precipitata di nuovo. Successivamente c’è stato il trasferimento nella la terapia intensiva e la morte dopo pochi giorni per collasso cardiocircolatorio”.