Roma, con la mostra “Io”: l’artista Marcello Vandelli si espone alla Galleria dei Miracoli
Roma – Il suo ritorno a Roma era stato annunciato e l’artista Modenese ha voluto mantenere la sua promessa. Marcello Vandelli porta le sue opere nella prestigiosa Galleria dei Miracoli, che si estende all’interno del Santuario di Santa Maria dei Miracoli nella centralissima piazza del Popolo, dove il rettore, il betharramita padre Ercole Ceriani in collaborazione con l’artista Raoul Bendinelli portano avanti un progetto in cui credono e guardano con passione con il loro intento di divulgare l’arte ospitando opere sia di grandi artisti, sia proposte di giovani artisti promettenti ai quali si vuole dare spazio e visibilità.
La mostra si aprirà in data 11 Marzo, protraendosi sino al 10 Aprile.
Opere che, spiega una nota, racconteranno il trascorso esistenziale dell’uomo e che in un titolo apparentemente semplicissimo “Io” riassumeranno il sentimento che sempre mosse un’anima in travaglio che nella pittura trovò una soluzione, forse persino logica, per reagire al dolore. Non esiste artista che non soffra ed in Vandelli, gli interrogativi esistenziali si susseguono in tele che trasudano anima e che lungi dal nascondere l’uomo dietro un dito, lo consegnano al suo pubblico con assoluta semplicità, senza alcuna mediazione.
Il titolo si propone infatti di esplicitare un dialogo intimo che l’artista sceglie di avere con sé stesso e che senza troppi orpelli, accusa il mondo ed il suo vociferare. Marcello Vandelli vive ed opera a Camposanto. Compone le sue opere in un gigantesco fienile, tra centinaia di pennelli e latte ricolme di vivido colore. In lui nulla è statico ma tutto è in assidua evoluzione, tutto è in mutamento, nello sforzo di misurarsi con se stesso, scavando nel profondo con una sensibilità che non accomuna nell’immediatezza ma da il tempo di osservare per poi, in un momento immediatamente successivo, unificare.
Marcello Vandelli viene considerato dalla critica uno dei maggiori esponenti della Pop Art Italiana ed è al simbolo che, da sempre, Vandelli affida la sua più alta rappresentazione, riflettendo sul senso della vita, della morte, con uno stile sempre unico ed originale