Champagne, il 2022 anno record per l’Italia
(Adnkronos) – Nel 2022 le spedizioni di Champagne verso l’Italia hanno registrato il record storico sia a volume che a valore, con 10,6 milioni di bottiglie e un giro d’affari di 247,9 milioni di euro (valore franco cantina e tasse escluse). Un anno positivo che vede una crescita del 19,1% portando l’Italia ad essere il quarto mercato all’export per lo Champagne nella classifica mondiale a valore; il quinto posto a volumi (+11,5% rispetto al 2021). La classifica a valore vede al primo posto gli Stati Uniti con 946,9 milioni di euro e 33,7 milioni di bottiglie. Seguono il Regno Unito (548,9 milioni di euro e 28 milioni di bottiglie) e il Giappone (432,1 milioni di euro e 16,5 milioni di bottiglie). L’Italia precede la Germania (245,1 milioni di euro e 12,2 milioni di bottiglie), Australia (188,3 milioni di euro e 10,5 milioni di bottiglie), Belgio (179,7 milioni di euro e 10,2 milioni di bottiglie), Svizzera (145,3 milioni di euro e 6,3 milioni di bottiglie) e Spagna (115,4 milioni di euro e 4,9 milioni di bottiglie). Chiude la classifica dei primi 10 mercati a valore il Canada, con un giro d’affari di 97,6 milioni e 3,5 milioni di bottiglie. I numeri del 2022 sono stati analizzati a Milano dai vertici del Comité Champagne, l’ente che rappresenta tutte le Maison e tutti i Vigneron della regione. Presenti David Chatillon, presidente dell’Union des Maisons de Champagne e co-presidente del Comité Champagne, Maxime Toubart, presidente del Syndicat général des vignerons e co-presidente del Comité Champagne e Charles Goemaere, direttore generale del Comité Champagne.
“Il dinamismo a cui stiamo assistendo è dovuto essenzialmente allo sviluppo di nuovi mercati e di nuovi momenti di consumo – riferisce il Comité -. Lo Champagne resta il vino delle celebrazioni, ma prende sempre più piede un consumo che potremmo definire informale, in cui lo Champagne riesce è sempre di più il vino che riesce a rendere straordinario un momento ordinario. Da questo punto di vista l’Italia è senza dubbio un osservatorio privilegiato sugli stili di consumo”.
Dai dati sulle spedizioni emerge anche che il consumatore italiano di Champagne è esperto, curioso, grande conoscitore interessato a bottiglie di pregio. Ama scegliere e sa muoversi all’interno dell’offerta proposta dai brand.
“I gusti degli italiani si distinguono da sempre nel panorama mondiale del consumo di Champagne per la particolare domanda di bottiglie di pregio – continua il Comité -. In questo scenario il settore Horeca è stato particolarmente dinamico. Dopo i cali dovuti alla crisi sanitaria, nel 2022, i consumi in bar, hotel e ristoranti fanno presumere che siano in netta ripresa, confermando che il fuori casa rappresenta ormai un’abitudine consolidata per i consumatori italiani. I positivi dati delle spedizioni confermano comunque che l’offerta è riuscita a soddisfare la domanda”.
I millesimati, vini ottenuti da uve di una sola vendemmia, e le cuvée speciali, che costituiscono il top di gamma di ogni produttore, rappresentano da soli quasi il 23% delle importazioni a valore. Gli Champagne rosé si attestano nel 2022 all’8,2% del mercato a valore. Cresce l’interesse per lo Champagne basso dosaggio, che costituiscono oggi il 5,1% a valore delle importazioni e confermano l’evoluzione dei gusti degli italiani. I dosaggi inferiori al brut, infatti, rappresentavano 15 anni fa lo 0,1% del totale delle spedizioni. Il Comité Champagne ha presentato inoltre il piano che definisce la strategia globale per affrontare le sfide del decennio a venire. Il budget annuale del Comité crescerà di 10 milioni di euro nei prossimi cinque anni, passando da 20 a 30 milioni di euro, con investimenti in R&D, sviluppo sostenibile della filiera e il rafforzamento delle sue missioni fondamentali.Adnkronos – Vendemmie
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Last Updated on 3 Aprile 2023 by Redazione