Ariccia, nonno Gaspare Gasbarrini, 98 anni, ricorda come nacque la Sagra della Porchetta

Ariccia, nonno Gaspare Gasbarrini, 98 anni, ricorda come nacque la Sagra della Porchetta

Ariccia – Nonno Gaspare Gasbarrini, un vero e proprio personaggio della famosa cittadina dei Castelli e della porchetta. Sua l’invenzione di ideare negli anni 50 una Sagra Cittadina a base di prodotti tipici quando da ragazzo gestiva lo storico forno di via Lucidi nel centro storico ariccino, insieme con il padre Guglielmo e la mamma Maria“.

“Eravamo nel maggio del 1950, con la seconda Guerra Mondiale ormai alle spalle. Le attività produttive cominciavano a riprendersi”, racconta ancora lucido e preciso il signor Gaspare, che è nato il 29 maggio del 1925, ad Albano, ma ha sempre vissuto ad Ariccia, e ha da poco compiuto 98 anni.

Prosegue: “Mentre ero nel mio forno, insieme al produttore locale di porchetta Francesco Leopardi (detto O’ Pepparone), nonno dell’attuale vice sindaco Giorgio Leopardi, entrò verso le 12 di quella mattina, l’allora sindaco Ovidio Cioli, anche lui di una storica famiglia di produttori di porchetta, tra i primi a produrla, insieme ad altre storiche famiglie di Ariccia. Ci disse – perchè non ci inventiamo anche nel nostro paese una festa o sagra paesana, che possa portare gioia e divertimento per qualche giorno durante l’anno, come già fanno a Nemi per la Sagra delle fragole e a Marino per la Sagra dell’uva e del vino?

Io e Francesco Leopardi, stavamo cuocendo nel nostro forno di famiglia a legna, alimentato a fascette di legno 3 porchette locali, ci guardammo in faccia e fui io a rispondere al sindaco Cioli dicendogli:

<< Potremmo fare un week end di festa e degustazioni in tutto il centro storico chiamandolo la Sagra del Pane, del Vino e della Porchetta, una vera e proprio Festa della Magnata, che ne pensate ?>>.

Così nacque in quel forno antico del Borgo Antico ariccino quella che poi dall’anno dopo (1951), fu chiamata la tradizionale “Sagra della Porchetta”.

Sagra che questo week end compie 73 anni, anche se a causa dei due anni di pandemia, quella di quest’anno è la numero 71.

La sagra, da oggi venerdì, fino a domenica prossima, animerà tutta la cittadina con il centro storico chiuso al traffico, stand, mercatini, spettacoli e degustazioni della tipica porchetta per 3 giorni.

Dice Marco Di Mario, giovane imprenditore locale nel campo edilizio: “Nostro nonno, insieme al padre Massimo, è stato un uomo di grande inventiva e iniziativa. Un grande e instancabile lavoratore. Oltre che gestire il forno di via Lucidi dove molti produttori di porchetta venivano a cuocere le loro porchette fino agli anni 90, è stato anche un imprenditore nel campo delle costruzioni edili, contribuendo allo sviluppo economico e residenziale della cittadina. Inoltre per molti anni è stato anche il rappresentante di Roma e provincia della storica e rinomata pasta umbra La Spiga d’Oro, pasta che faceva arrivare a tutti i negozi ed i supermercati della zona.

Ancora oggi nonno Gaspare Gasbarrini è lucido, zelante e orgoglioso del suo lavoro svolto con tanta passione, è amato da tutti. Quando andiamo in giro per Ariccia, lo fermano tutti, per ringraziarlo, salutarlo, abbracciarlo e farsi raccontare qualche aneddoto degli anni 50 in poi.

A breve l’antico forno di via Lucidi, in ristrutturazione riaprirà i battenti, è sempre di nostra proprietà, anche se lo gestirà una famiglia del posto. C’è ancora il vecchio forno alimentato con le fascette a legna, con i due antichi manubri e le corde in ferro per aprirlo e chiuderlo”. 

Al simpatico e dinamico quasi centenario sono andati i complimenti e gli auguri anche del presidente dell’associazione delle fraschette Maurizio Zamparini e del sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli.

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Last Updated on 1 Settembre 2023 by Redazione 2

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