Assemblea Pubblica 28 maggio contro la proposta di un “termovalorizzatore” a Santa Palomba
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa congiunto delle associazioni che hanno partecipato all’assemblea pubblica di ieri, 28 maggio 2022, in via Ardeatina, angolo con via Cancelliera, per manifestare la propria contrarietà alla proposta di costruzione di un “termovalorizzatore” in tale località, a due passi dalla discarica di Albano che potrebbe venire riattivata come discarica di servizio.
“Torneranno in piazza tra 2 o al massimo 3 settimane, le associazioni e i comitati territoriali che si sono riuniti in assemblea pubblica, ieri sabato 28 maggio alla Rotatoria di Cancelliera, contro l’ipotesi di costruire il nuovo enorme inceneritore della Capitale sul IX Municipio di Roma, in località Santa Palomba, ma su un lotto di terreno che è situato proprio a ridosso della discarica di Albano Laziale, l’immondezzaio di proprietà del Gruppo industriale del monopolista del settore rifiuti di Roma e dintorni, Manlio Cerroni, su cui pendono 3 interdittive antimafia della Prefettura di Roma confermate da vari gradi di giudizio, l’ultima sentenza di riconferma risale a marzo scorso.
In sostanza, prima di tornare in strada i cittadini attenderanno di ricevere prima risposta scritta alle
richieste di chiarimento inviate nei giorni scorsi via pec ad Acea-Elabori, Ama e al comune di Roma. In piazza, alla rotatoria di Cancelliera, erano presenti ieri oltre 100 persone. Tra queste i promotori dell’iniziativa, vale a dire i rappresentanti delle associazioni: Salute Ambiente Albano, Latium Vetus di Pomezia, Pavona per la Tutela della Salute, Italia Nostra sezione Castelli, e i comitati UST-Uniti per la Salvaguardia del Territorio, il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano e il comitato di Santa Palomba.
Presenti i presidenti: Amadio Malizia, Giacomo Castro, Ettore Ronconi, Paolo Ceccarelli, Oriana Pacciani, Enrico Del Vescovo, Arturo De Marzi. Ma anche vari politici: la senatrice Elena Fattori di Genzano, i consiglieri comunali di Albano Marco Moresco e Marco Alteri, il consigliere del IX Municipio di Roma Massimiliano De Julis. Oltre a ribadire la propria opposizione alla proposta di un maxi inceneritore quale soluzione al problema rifiuti, tutti i presenti hanno espresso profonda indignazione per la scelta del luogo, dal momento che si tratta di un territorio già vessato da innumerevoli problemi legati proprio alla gestione inappropriata di rifiuti.
La discarica di Albano non è stata difatti ancora mai chiusa in via definitiva né bonificata, inoltre al suo interno potrebbe sorgere presto un maxi biogas: almeno questa è la richiesta che in queste settimane i sub-affittuari del Gruppo Cerroni, vale a dire la società Colle Verde, hanno avanzato in Regione Lazio. Per non parlare dell’inquinamento della falda, conclamato da anni, ecc.
La richiesta che si solleva unanime quindi è di non distruggere questo territorio a vocazione agricola, ma di voler contribuire al suo rilancio. Al prossimo incontro pubblico i cittadini hanno intenzione però di invitare formalmente, oltre alla vasta rete di associazioni e comitati territoriali romani, anche i sindaci dei comuni dei Castelli Romani, oltre a quelli di Ardea e Pomezia, e gli amministratori del IX Municipio di Roma”.