Le INFO News del giorno – 13 Luglio 2023 (Sera)

Care lettrici e cari lettori, in collaborazione con AdnKronos, di seguito le nostre INFO News selezionate per Voi. Buona lettura

Incendio Rsa Milano, ci sono due indagati
Primi due indagati per il rogo scoppiato nella Rsa ‘Casa dei coniugi’ di Milano, in cui venerdì scorso hanno perso la vita sei anziani e sono rimaste intossicate 81 persone. La decisione arriva al termine di una riunione operativa in procura a Milano a cui hanno partecipato, oltre ai due pm titolari del fascicolo, l’aggiunto Tiziana Siciliano e il pubblico ministero Maura Ripamonti, anche i vigili del fuoco.
I due indagati sono Giancarlo Anghinolfi, direttore generale della Proges, la cooperativa che gestisce la rsa di proprietà del Comune, e Claudia Zerletti, direttrice della struttura di via dei Cinquecento. Secondo indiscrezioni il numero di indagati potrebbe salire presto a sei, ma per questo sarà necessario un nuovo sopralluogo nella struttura – in programma domani alle ore 10 – alla presenza del pm, dei consulenti e dei vigili del fuoco per chiarire le fasi dello sviluppo dell’incendio e fare ulteriori verifiche su “impianti e materiali” presenti nella stanza in cui sono partite le fiamme.
Un “atto investigativo indispensabile” viene definito, per chiarire delle eventuali responsabilità che non si riescono a mettere in chiaro con la sola documentazione a disposizione della procura che indaga per omicidio colposo, incendio e lesioni colpose.
Omicidio Emanuele Scieri, corte Assise condanna ex caporali a 26 e 18 anni
La Corte di Assise di Pisa ha condannato a 26 anni di reclusione Alessandro Panella e a 18 anni Luigi Zabara, entrambi ex caporali della Folgore, al termine del processo per l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi dell’allievo paracadutista ventiseienne Emanuele Scieri, trovato morto nella caserma ‘Gamerra’ di Pisa il 16 agosto 1999, tre giorni dopo il decesso.


La sentenza è stata pronunciata oggi pomeriggio dal presidente della Corte Beatrice Dani. Prima di ritirarsi in camera di consiglio per emettere il verdetto, la Corte questa mattina ha ascoltato come testimoni tre donne che erano già state interrogate nel 1999 nel corso delle indagini dopo l’omicidio. Alla lettura della sentenza in Aula era presente solo l’imputato Zabara; per la famiglia di Scieri c’era il fratello Francesco, che si è commosso ed ha iniziato a piangere.
La notizia della condanna è stata comunicata al telefono dagli avvocati Ivan Albo e Alessandra Furnari, legali di parte civile della famiglia di Emanuele Scieri, alla madre Isabella Guarino, che si è abbandonata al pianto.

La Corte ha accolto la richiesta di risarcimento del danno da liquidare in separata sede civile alla famiglia Scieri: i giudici hanno riconosciuto il ministero della Difesa responsabile in solido con i due condannati e allo stesso tempo al ministero è stato riconosciuto un danno cagionato da Panella e Zabara.
Il caso Scieri era stato riaperto nel 2017 dalla Procura pisana guidata allora dal procuratore capo Alessandro Crini. Lo scorso 3 marzo Crini, da poche settimane in pensione, durante la requisitoria aveva chiesto 24 anni per Panella e 21 per Zabara. Nella richiesta di condanna, la Procura aveva riconosciuto la sussistenza di circostanze attenuanti generiche equivalenti all’aggravante dei futili motivi. I due imputati, che si sono sempre dichiarati innocenti, tramite i loro avvocati, faranno ricorso contro la sentenza di condanna.
Pirateria online, la legge fermerà gli irriducibili del ‘pezzotto’?
Fatta la legge, trovato l’inganno. Almeno, fatta la legge è partita la corsa a trovare il prossimo inganno. Gli irriducibili del ‘pezzotto’ non si vogliono fermare neanche di fronte all’approvazione del Ddl antipirateria per contrastare la diffusione illecita di opere audiovisive, tutelate dal diritto d’autore, attività che ogni anno causa la perdita di milioni di euro per lo Stato e per gli operatori, come Sky, Dazn e Netflix.
“E’ tecnologia contro tecnologia, e la tecnologia illegale è sempre più veloce di quella legale”, confida un utente da sempre fedele al ‘pezzotto’, che di mestiere peraltro fa proprio l’informatico ad alto livello, e si dice sicuro che “in qualche modo, una soluzione per portare avanti le trasmissioni pirata, entro l’inizio del prossimo campionato, la trovano. Non esiste un sistema inattaccabile, bisogna solo cambiare strada”.
Di fronte all’obiezione più ovvia, ovvero che si sta parlando di reati, di profitti illegali, di una truffa, emerge subito la filosofia di fondo che alimenta tutti i mercati illeciti: “che sarai mai, l’hanno sempre fatto tutti”. Le stime, del resto, confermano una diffusione capillare del fenomeno, con almeno 5 milioni di italiani che usano abbonamenti illegali a pagine pirata.
Ora, però, ci saranno strumenti più adeguati per intervenire. Le principali novità introdotte dalla legge riguardano i tempi di intervento. L’Autorità garante per le comunicazioni ha ora il potere di ordinare di disabilitare l’accesso al sito che trasmette il segnale pirata entro trenta minuti, anche avvalendosi di provvedimenti cautelari e urgenti. Non solo. La legge prevede anche sanzioni più dure, per tutti. Fino a tre anni di reclusione e 15.000 euro di multa per chi crea i siti pirata, una sanzione fino a 5.000 euro per gli utenti.
Basterà la legge a fermare le organizzazioni criminali che hanno in mano il mercato della pirateria? E spingerà gli irriducibili del pezzotto a sottoscrivere abbonamenti regolari? La risposta è disarmante. “La pirateria è sempre esistita e ha sempre trovato il modo di aggirare le leggi. Sarà così anche questa volta. L’abbonamento non lo faremo mai, non ci piegheremo”. (Di Fabio Insenga)
Carta Dedicata a te, cosa si può comprare (e cosa no)
“Ci sono quasi tutti i prodotti dell’alimentazione, ci sono le carni, tutti i pesci, sull’ortofrutta si può scegliere ampiamente”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a proposito della carta ‘Dedicata a te’. Ma cosa si può comprare con la social card che dovrà essere attivata entro il 15 settembre 2023? L’elenco dei prodotti è in un allegato al decreto interministeriale Masaf-Mef del 19 aprile 2023.
COSA SI PUO’ COMPRARE
I beni alimentari di prima necessità sono:
carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole
pescato fresco
latte e suoi derivati
uova
oli d’oliva e di semi
prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria
paste alimentari
riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale
farine di cereali
ortaggi freschi, lavorati
pomodori pelati e conserve di pomodori
legumi
semi e frutti oleosi
frutta di qualunque tipologia
alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula)
lieviti naturali
miele naturale
zuccheri
cacao in polvere
cioccolato
acque minerali
aceto di vino
caffè, tè, camomilla
COSA NON SI PUO’ ACQUISTARE
Maria Cecilia Guerra, del Pd, pubblicando l’allegato dei ministeri dell’Agricoltura e dell’Economia con la lista dei ‘beni alimentari di prima necessità’ per la social card, ha scritto su Twitter: “Con la carta #DedicataATe potrai acquistare: pescato fresco ma non pesce surgelato, caffè te e camomilla ma non tisane, miele naturale ma non marmellate, zucchero ma non sale. Mai il paternalismo di Stato (Sei povero? decido io quel che è bene per te) si era spinto a tanto”.
Sciopero aerei 15 luglio, appello di Salvini: “Riducete ore protesta”
Nessuna precettazione ma un appello a diminuire la durata dello sciopero delgi aerei previsto per sabato 15 luglio. E’ quello lanciato dai ministro dei Trasporti, Matteo Salvini ai microfoni del Tg4.
“Ho già convocato il tavolo per la settimana prossima tra aziende e lavoratori- premette Salvini -. Faccio appello al buon senso per ridurre anche li spontaneamente la fascia oraria” dello sciopero di sabato del personale di terra e dei servizi di handling degli aeroporti. “E’ interesse sia degli italiani ma soprattutto di tantissimi turisti che per fortuna stanno arrivando questa estate”.
FONTE: ADNKRONOS
Last Updated on 13 Luglio 2023 by Autore P