4 febbraio 2023 – Giornata mondiale contro il cancro. L’occasione giusta per ricordare l’importanza della prevenzione
Il 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro, istituita 23 anni fa per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione contro una malattia che non fa distinzioni. Le patologie tumorali, infatti, sono comuni a tutto il mondo e sembrano non fare più grande differenza tra paesi ricchi e paesi in via di sviluppo.
Secondo il rapporto “Global Cancer Statistics 2020”, pubblicato nel 2021 e prodotto in collaborazione dall’American Cancer Society (ACS) e dall’International Agency for Research on Cancer (IARC), che analizza 36 tumori in 185 Paesi, una persona su 5 sarà colpita da un tumore. Una statistica che può essere certamente modificata adottando stili di vita sani, ma anche una costanza nelle visite di prevenzione. Queste difatti sono le uniche e vere armi a disposizione contro le patologie oncologiche. E se questi concetti sono facilmente comprensibili in Paesi dove il cancro è una patologia conosciuta, facilmente diagnosticabile e curata, lo stesso non si può affermare per quei luoghi dove queste conoscenze o possibilità mancano.
Lo studio, pubblicato sulle pagine della rivista CA – A Cancer Journal for Clinicians, rivela che nel 2020 i nuovi casi di tumore, su scala mondiale, sono stati circa 19,3 milioni, causando circa 10 milioni di decessi.
Le stime evidenziano che i tumori sono in crescita nei paesi in via di sviluppo con ritmi più alti e con un’incidenza di mortalità più alta, dettata da vari fattori. I Paesi meno sviluppati del mondo, infatti, sono costretti a far fronte ad una emergenza sanitaria che spesso non sono in grado di fronteggiare per mancanza di strutture, di medici, ma anche di conoscenza della malattia da parte della popolazione. In Paesi come l’Uganda, ad esempio, una realtà che AFRON ben conosce e dove opera da oltre un decennio, lo stigma della malattia o la mancata conoscenza della stessa da parte della popolazione rappresentano le cause principali dello sviluppo delle patologie oncologiche e delle conseguenze tragiche che troppo spesso ne conseguono. Grazie anche al nostro continuo impegno nella sensibilizzazione sul riconoscimento della malattia, della prevenzione e della diagnosi precoce, nel favorire l’accesso ai trattamenti oncologici e nel garantire la formazione del personale medico e infermieristico ugandese, possiamo dire di aver certamente anticipato il tema che l’anno scorso ha caratterizzato la Giornata Mondiale contro il Cancro: “Colmare il gap sulla cura – Tutti meritano l’accesso alla cura del cancro”.
Quest’anno AFRON Oncologia per l’Africa riparte con la raccolta fondi da destinare ai propri progetti attraverso un evento che si svolgerà al FOROF, una startup artistico culturale fondata da Giovanna Caruso FENDI, che attualmente ospita la Mostra SORTILEGIO di Alex Cecchetti ed i resti di un settore dell’abside orientale della Basilica Ulpia che, all’epoca della sua costruzione (112 d.C.), è stata la più grande basilica di Roma, inserita nel meraviglioso complesso del Foro di Traiano. La serata di beneficenza si aprirà alle ore 17.15 con Gioia Sigillò, guida turistica e volontaria per AFRON, che ci attenderà presso la Colonna Traiana, in Via dei Fori Imperiali, per raccontarci un po’ di storia del Foro di Traiano. A seguire, alle ore 18.00 arriveremo al FOROF, dove verrà effettuata la visita guidata
della Mostra SORTILEGIO di Alex Cecchetti e dei reperti archeologici della Basilica Ulpia. La serata si chiuderà entro le ore 20.00, con un Cocktail di Benvenuto.
Per la partecipazione è obbligatoria la prenotazione via mail, entro e non oltre il 30 gennaio, a eventi@afron.org
APPROFONDIMENTI
L’ASSOCIAZIONE
AFRON Oncologia per l’Africa da 12 anni promuove campagne di sensibilizzazione e prevenzione in Uganda per favorire la conoscenza della malattia e per garantire accesso gratuito allo screening per il cancro della mammella e della cervice uterina. Inoltre, AFRON si occupa anche di tumori infantili, in particolare collabora con il Lacor Hospital di Gulu, Nord Uganda, dove arrivano in cura i piccoli pazienti colpiti dal Linfoma di Burkitt, il tumore infantile più diffuso nel paese. In questi anni AFRON ha offerto visite oncologiche e ginecologiche gratuite a 16.913 donne, garantito cure oncologiche a 131 bambini, inviato 43 medici volontari in missione e diffuso la conoscenza del cancro a più di 900.000 persone”.
Al Lacor Hospital dal 2018 sono stati realizzati numerosi progetti tra i quali “Il Cinema del Sorriso”, un cinema per bambini ispirato al cartone animato The Lion King, ristrutturando due stanze in disuso dell’ospedale. Qui i piccoli pazienti cercano di ritrovare dei momenti di normalità svago dopo le cure. Grazie a partner locali come UWOCASO Uganda Women’s Cancer Support Organization – donne ugandesi sopravvissute al cancro – portiamo avanti progetti di sensibilizzazione e conoscenza delle malattie tumorali femminili. Tra i nostri partner anche l’UCI Uganda Cancer Institute – l’Istituto Nazionale dei Tumori – che è la struttura sanitaria di riferimento per la cura del cancro in Uganda. Dal 2010 AFRON è Life Member” di UCCF – Uganda Child Cancer Foundation – una Fondazione non profit locale nata allo scopo di supportare bambini colpiti dal cancro. Lavora in stretta collaborazione con il reparto di oncologia pediatrica dell’UCI. Dal 2017 AFRON è membro dell’Uganda Cancer Society, un network che racchiude tutte le organizzazioni locali ed internazionali dedicate alla lotta al cancro nel Paese e insieme a loro condivide un sogno: “a cancer free Uganda”.
Grazie all’impegno continuo e alla trasparenza che contraddistingue l’Associazione, nell’ottobre del 2018, AFRON ha ottenuto riconoscimenti importanti come la Golden Jubilee Medal – la medaglia al valore per l’impegno civile in Uganda – consegnata durante le celebrazioni per il 56° anniversario dell’indipendenza del Paese dal Presidente Yoweri Kaguta Museveni. Nel marzo dell’anno successivo, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha conferito a Titti Andriani, Presidente AFRON, la nomina di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana “per la professionalità e l’umanità con cui è impegnata nella lotta al cancro nei Paesi africani”.
Tra le tante storie di successo di AFRON, una tra tutte ha particolarmente emozionato: quella di Solomon, un bimbo che nel 2016, a soli 6 anni, ha iniziato la sua personale battaglia contro il cancro. Nel 2018 Solomon è stato inserito nel progetto ABLE (Awareness on Burkitt Lymphoma Eradication), divenuto poi ABLE+, realizzato da AFRON insieme ai partner Soleterre Foundation e Lacor Hospital, per potergli garantire adeguate cure contro la malattia. Fortunatamente, grazie ai cicli di terapia a cui si è sottoposto, oggi Solomon è un bambino guarito e felice. Il nostro impegna continua per tutti quei bimbi meno fortunati di lui che abbiamo conosciuto o che non siamo riusciti a raggiungere. Perché anche se abbiamo fatto tanto, il nostro impegno è una goccia in un Oceano pieno di vite da salvare. Noi di AFRON ci siamo.
IL CANCRO
Il cancro è una malattia che può colpire vari organi del corpo umano che scaturisce dalla mutazione del DNA all’interno di una cellula. Il DNA è la parte della cellula che contiene le informazioni per riprodursi, la modifica a questa struttura produce cellule cancerose. Le cause dell’insorgenza di queste malattie sono da ricercare in fattori esterni provocati da uno stile di vita poco sano. Il tabagismo, l’uso di alcol e una dieta salutare, possono certamente provocare l’insorgenza di malattie tumorali. Ma anche comportamenti apparentemente meno gravi, come l’esposizione ai raggi ultravioletti senza protezione, o addirittura le scottature sono un rischio per il corpo umano. Per questo è importante fare sport, mangiare in modo equilibrato con un apporto di tutti i nutrienti, evitare il fumo, l’eccesso di alcol o bevande zuccherate, può certo aiutare a evitare l’insorgenza di patologie oncologiche. E’ importante però sottoporsi con regolarità alle visite preventive di controllo, soprattutto in casi di predisposizione genetica verso queste malattie, ovvero quando le mutazioni genetiche che potrebbero far insorgere patologie oncologiche possono essere state trasmesse da uno o entrambi i genitori.
Gli esami per la diagnosi precoce validati scientificamente e per questo proposti come screening di popolazione sono pochi e piuttosto semplici. Si tratta del Pap-test o HPV-test per la prevenzione del cancro della cervice uterina, della ricerca del sangue occulto nelle feci per la diagnosi precoce del cancro del colon-retto e della mammografia, che consente di individuare i tumori del seno in fase iniziale.
FOROF
FOROF è una realtà unica a Roma che combina archeologia e arte contemporanea, storia e sperimentazione, offrendo servizi diversificati e una proposta culturale innovativa. FOROF si ripropone di attuare un modello di imprenditoria culturale inedito che possa creare un impatto sociale positivo e duraturo. Roma ha attratto per secoli scrittori, artisti e intellettuali da tutto il mondo e può tornare anche oggi ad ospitare progetti d’arte che ne riscoprano il fascino antico nel nostro presente, in un inevitabile confronto con la storia della città e con il suo patrimonio storico artistico. Il programma culturale che è alla base dell’intero progetto e della sua identità si basa sull’idea di rendere FOROF un luogo di cultura, di arte e di storia. Passato e presente si confrontano in FOROF anche per mezzo di una lente d’ingrandimento che scorre nel pavimento lungo tutto il perimetro, manipolando lo sguardo del visitatore, stabilendo un rapporto privilegiato con la Colonna Traiana, e consentendo un’interazione spaziale tra i due livelli di FOROF.
FOROF occupa gli spazi dello storico Palazzo Roccagiovine, nelle immediate adiacenze della Colonna Traiana, e conserva negli ambienti ipogei i marmi colorati della pavimentazione della Basilica Ulpia e i resti dell’abside orientale, in convenzione con la Soprintendenza Archeologica di Roma. L’archeologia diventa il tramite per una promozione e produzione artistica contemporanea dedicata in particolare all’area archeologica del Foro Traiano. La proposta di FOROF include un programma di mostre con artisti affermati a livello nazionale ed internazionale, che realizzeranno una mostra site-specific ed un allestimento che verrà attivato da un programma di esperienze. FOROF si pone l’obiettivo di condividere l’arte in modo innovativo con un pubblico alla ricerca di nuove esperienze di qualità e di alto profilo culturale. Il programma di attività e l’offerta di FOROF nascono proprio dal dialogo tra la storia, l’archeologico e l’arte contemporanea, dando ampio spazio alla visione degli artisti. Il programma di mostre coinvolge artisti affermati a livello nazionale ed internazionale con una carriera di rilievo e importanti esposizioni alle spalle. Ogni anno saranno commissionate agli artisti due mostre site-specific in dialogo con il sito archeologico della Basilica Ulpia. Inoltre, FOROF ospiterà anche un programma di esperienze, curate in dialogo con gli artisti stessi, che renderà attivo l’allestimento-mostra degli spazi al piano terra. Gli episodi di FOROF sono un programma di esperienze dal carattere multidisciplinare, organizzati con la curatela degli artisti invitati a realizzare le mostre. Prenotandosi e acquistando il biglietto, il pubblico può partecipare ad un evento esclusivo, immersivo e partecipativo, dove verrà coinvolto in un evento artistico e potrà approfondire i temi delle mostre. Le esperienze sono immaginate per attivare lo spazio e avvicinare all’arte contemporanea attraverso performance, danza, recitazione, musica e momenti di
discussione, favorendo uno scambio di diverse forme visive e linguaggi artistici. Questo programma rispecchia la visione dell’artista in tutti gli aspetti, coinvolgendo lo spettatore anche in un percorso enogastronomico. Le visite guidate dello spazio comprendono la mostra al piano strada e la mostra site specific in dialogo con il sito archeologico, tramite l’acquisto di un biglietto. La visione dell’area archeologica è gratuita. Sono vietate riprese fotografiche e video.
Gli obiettivi di FOROF si riassumono in cinque punti:
1. Arte contemporanea: FOROF si pone l’obiettivo di posizionarsi come realtà di rilievo a livello nazionale ed internazionale nell’arte contemporanea, attraverso importanti partecipazioni artistiche e un team curatoriale di esperti.
2. Archeologia: attraverso la programmazione artistica, FOROF intende valorizzare gli scavi della Basilica Ulpia, parte importante della storia dell’antica Roma.
3. Imprenditoria culturale: FOROF ha l’ambizione di proporre un modello di imprenditoria culturale sostenibile ed integrato ad un programma d’arte di grande rilevanza per la qualità dei progetti e dei contenuti.
4. Qualità: FOROF intende mantenere e proporre standard qualitativi di alto livello, sia nella proposta culturale, sia nell’erogazione dei servizi, per collocarsi come spazio di prestigio ed esclusivo.
5. Società benefit: FOROF, attraverso il programma culturale, il modello di business, la custodia e valorizzazione del sito archeologico intende perseguire finalità di beneficio sociale, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone e comunità attive nel settore dei beni e delle attività culturali.
LA MOSTRA
Per la sua seconda stagione, dal 16 novembre 2022 al 15 aprile 2023, FOROF presenta Sortilegio, mostra personale site specific di Alex Cecchetti – artista, poeta, giardiniere e coreografo – che ha ideato un ambiente sciamanico i cui elementi guidano gli spettatori ad abbandonare sé stessi e andare all’incontro della Natura.
In un percorso espositivo fatto di suoni, narrazioni e odori, Sortilegio è un inno alla natura e un invito ad identificarsi con essa che ci ricorda che dobbiamo la nostra vita ad altre specie, come l’aria che respiriamo agli oceani e alle foreste. In questa coabitazione e interdipendenza però abbiamo dimenticato l’amore. Pur amando questo pianeta, le abitudini ci hanno annebbiato per troppo tempo, e con questo sortilegio l’artista vuole far uscire il cuore dal petto a chiunque ne prenderà parte. “Nell’urgenza ecologica che stiamo vivendo oggi, è fin troppo chiaro a tutti quanto sia controproducente controllare e sfruttare la Natura come una risorsa a cui non è dovuto nulla, neanche il rispetto. – Dice Alex Cecchetti – È controproducente perché la Natura vince sempre, il seme vince sempre, siamo noi che perdiamo. Noi siamo natura, siamo parte di essa, non smettiamo di esserlo neanche da morti. Ma è il nostro essere specie, il nostro essere vita che è in pericolo.” Per la mostra, curata da Maria Alicata, accanto a opere prodotte negli ultimi anni, Cecchetti realizza tre serie di lavori inediti: i Vasi Rivoluzionari, le Meduse e Passatempo.
Aprono il percorso le Pitture Botaniche (2021 – 2022), pitture realizzate con le antiche tecniche dell’impressione e della tintura naturale; opere installate in modo da far risaltare i colori, le forme e le impressioni, che divengono dispositivi per attivare narrazioni e storie. Accanto a queste, per la prima volta, vengono esposti i Vasi Rivoluzionari, grandi vasi da giardino smaltati su cui sono riportate poesie composte dall’artista. Insieme a questi anche Essence (2020), un rilievo in legno profumato di cipresso, cedro e cirmolo, nato da una riflessione sul tempo e sulla sua misurazione attraverso la vita degli alberi. Alcune delle pareti dello spazio sono invece rivestite come fossero quinte teatrali da un’installazione di piante e felci raccolte nei giardini e i parchi di Roma, che compone un anticipo di Love Bar, installazione ambientale ideata da Cecchetti nel 2012 e in continua evoluzione. Per l’area archeologica Cecchetti ha
ideato Onda una scultura altalena su cui i visitatori sono invitati a sedersi e dondolarsi, ispirata alle forme sottomarine e realizzata con in legno, ceramica e tessuto. Ad amplificare questa dimensione sottomarina, in quest’area vengono proiettati grandi video girati dall’artista nel corso delle sue immersioni nei diversi oceani del mondo, una sorta di diario di viaggio subacqueo.
ALEX CECCHETTI
Alex Cecchetti (nato nel 1977, morto nel 2014, risorto nel 2021) è un artista, poeta, giardiniere e coreografo. Difficile da classificare, il suo lavoro può essere considerato come l’arte del non rappresentabile: tattile e poetico, estetico e materialista, crea ambienti mentali e fisici in cui gli spettatori sono parte dell’opera d’arte. Alex Cecchetti presta attenzione ai piccoli ma significativi spostamenti di significati, sensazioni e percezioni che aprono il pubblico a esperienze immaginative di trasformazione interiore. Le sue opere, che definisce incantesimi, trasformano il gioco, la poesia e le collaborazioni con esseri “più che umani” in catalizzatori di esperienze quasi mistiche del quotidiano.
Le mostre e gli incanti recenti includono: SENTIERO per Biennale Gherdeina (destinatario del premio Italian Council del Ministero della Cultura Italiana 2022), MAXXI, Roma (2021), SEMA Seoul Museum of Art (Seoul, KOR) e Netwerk Aalst con Laure Prouvost (2020), Serpentine Galleries London e Castello di Rivoli (2019), Spike Island, Bristol (2018). Palais de Tokyo, Parigi; CCA Ujazdowski Castle, Varsavia; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, (tutti nel 2017). Playground Festival e M Leuven & STUK, Leuven, (tutti nel 2016). Serralves, Porto (2014); South London Gallery (2013); MAXXI, Roma e Contemporary Art Centre (CAC), Vilnius (2012).