Aeroporto Ciampino, bocciata la Rotta Sperimentale: danneggia la salute
Ritorniamo a occuparci dell’Aeroporto di Ciampino “G.B. Pastine”, dopo che la Commissione Rumore si è riunita lo scorso 28 ottobre, con all’Ordine del Giorno la Rotta Sperimentale di decollo attualmente in uso, in via sperimentale.
Era già stato anticipato in una nota dei giorni scorsi del Sindaco di Marino Carlo Colizza quanto emerso dai lavori della Commissione: “Il Ministero dell’Ambiente, sulla scorta dei rilievi di Arpa Lazio” ha spiegato Colizza“ha condiviso l’idea di abbandonare gli attuali tracciati, dovendo tener presente che la tutela della salute e dell’ambiente sono valori irrinunciabili, seguito dalla Regione Lazio e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale”.
Parere condiviso del Sindaco Colizza, quello di abbandonare la rotta di decollo oggi in essere, perché “[…] aumenta il carico della popolazione interessata dai suoi effetti, soprattutto il rumore[…]”.
La nuova Rotta Sperimentale, ovvero il tracciato che oggi gli aerei seguono in fase di decollo, era stata decisa da Enac, Enav e AdR, che aveva interrotto la sperimentazione della rotta precedente perché ritenuta dannosa.
I risultati esposti al tavolo tecnico dall’Arpa, sottolinea la nota del Comune di Marino, intenzionato a difendere la salute dei propri cittadini, hanno messo in luce come anche questa soluzione coinvolge nelle conseguenze dannose un numero maggiore di cittadini, ovvero quello residenti sul territorio di Santa Maria delle Mole.
Il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIACC), che da anni si batte per la salute dei cittadini, in un comunicato stampa fa sapere che “la Commissione aeroportuale non ha approvato la rotta alla fine del 2018 ma ha solo accettato di sperimentarla nel rispetto delle norme di legge. A questo riguardo, va tenuto conto che se la Commissione non avesse adottato questo esperimento, Ryanair e Wizz Air avrebbero avuto buon gioco nel ricorrere al TAR contro questa decisione, potendo lamentare di venir danneggiate con una restrizione del numero dei voli maggiore al necessario”.
Abbiamo chiesto al portavoce del CRIAAC, Roberto Barcaroli, quali sono le prospettive dopo l’ultima riunione della commissione e i risultati emersi.
“La commissione ha preso atto che il rapporto finale di ARPA Lazio, sull’efficacia della nuova rotta nel ridurre il rumore e la quantità di persone esposte, non raggiunge i risultati attesi. Di conseguenza adesso bisognerà domandarsi su quale rotta si potrebbe applicare al posto di quella fallita. Sarà il TAR a doversi pronunciare”.
La sentenza di aprile è stata rimandata al prossimo 18 novembre a causa del Covid, cosa vi aspettate?
“Speriamo che questa volta si sblocchi il decreto del ministro Costa e la riduzione del numero dei voli, che significherebbe abbattere il rumore alla fonte, come indicato dal DM Ambiente del 29 novembre del 2000. Anche se questa diminuzione dei decolli dovesse essere decisa dalla sentenza, la beffa è che la stessa non verrà applicata prima dell’entrata in vigore del prossimo orario invernale ovvero, ottobre 2021”.
“Il bollettino fornisce i dati per ogni centralina sul rispetto della zonizzazione acustica aeroportuale misurata in decibel LVA (livello rumore aeroportuale) e di quella comunale rilevata in decibel LAeq (livello acustivo equivalente). Quest’ultima viene rilevata quotidianamente e riportata nei grafici con una media giornaliera”.
Siamo andati a controllare il bollettino n. 103 riferito al mese di settembre 2020 di informazione acustica sull’aeroporto di Ciampino, pubblicato sul sito dell’Arpa Lazio (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio.
Il dipartimento Stato dell’Ambiente svolge da diversi anni attività di controllo dell’inquinamento acustico generato dall’aeroporto Giovanni Battista Pastine, attraverso l’utilizzo di centraline localizzate ad hoc, sotto i profili di decollo e di atterraggio degli aeromobili e secondo le metodologie previste dal D.M. 31 ottobre 1997.
Il bollettino fornisce i dati per ogni centralina sul rispetto della zonizzazione acustica aeroportuale misurata in decibel LVA (livello rumore aeroportuale) e di quella comunale rilevata in decibel LAeq (livello acustivo equivalente). Quest’ultima viene rilevata quotidianamente e riportata nei grafici con una media giornaliera.
Dalle rilevazioni è emerso che i valori previsti dalle normative vigenti vengono superati quasi quotidianamente, anche nelle fasce notturne, in tutte le postazioni.
“Proprio recentemente ricorda Roberto Barcaroli “è stato pubblicato uno studio commissionato dal Parlamento Europeo, sollecitato dalle petizioni di cinque comitati di 5 aeroporti europei. Con orgoglio possiamo dire che siamo stati i primi a consegnare la raccolta firme. Dallo studio è emerso che esiste una correlazione tra esposizione al rumore degli aerei e l’aumento negli ultimi anni dei casi di ipertensione e cardiopatia ischemica negli adulti residenti nei comuni limitrofi alle zone aeroportuali. Inoltre, il rumore degli aerei, a causa della sua intensità, della posizione della sorgente e della sua variabilità e imprevedibilità, può avere un effetto negativo sulla capacità cognitiva dei bambini”.
“A questo proposito – ricorda il portavoce del CRIACC – Aeroporti di Roma ha provveduto a installare nei plessi scolastici del comune di Ciampino nuovi infissi, nel tentativo di attenuare il rumore provocato dall’attività dell’aeroporto. Un’iniziativa in ottemperanza al piano di contenimento e abbattimento del rumore elaborato da aeroporti di Roma per obbligo di Legge a seguito del decreto ministeriale 29/11/2000, decreto applicativo della Legge 447/1995”.
“La raccomandazione che giunge da Bruxelles – continua Barcaroli – è di mettere in atto tutte le misure possibili di mitigazione del rumore, anche attraverso la legislazione dei governi e regolamenti sul rumore, l’uso di strumenti di controllo e di sanzioni in caso di inadempienze”.
La sentenza del TAR è ormai imminente, speriamo che la decisione rispetti il diritto alla salute dei cittadini, regolamentando in maniera adeguata l’attività aeroportuale che rappresenta comunque, una risorsa economica per il territorio. L’obiettivo è quello di trovare il giusto equilibrio nell’interesse di tutti.
Emanuele Scigliuzzo
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