Aeroporto di Ciampino: Ryanair vuole far passare sulle nostre teste un aereo ogni 4 minuti
Ciampino – Secondo le notizie di autorevoli fonti di stampa, il capo di Ryanair, Michael O’Leary, si è incontrato con i ministri per lo Sviluppo Economico, Giorgetti, e del Turismo, Garavaglia.
Obiettivo degli incontri: acquisire nuove rotte (slot), anche cannibalizzando il patrimonio di Alitalia, e ottenere la soppressione dell’imposta regionale IRESA (Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili), istituita per compensare i danni ai cittadini prodotti dall’inquinamento acustico del traffico aereo.
Per Ciampino, dove da anni sono ampiamente superati i limiti di legge, O’Leary chiede di ignorare il nuovo limite a 65 voli di linea giornalieri e di ottenerne addirittura 200, anche se qui non c’è nessuna sostituzione di slot Alitalia, che non vola da Ciampino.
Ma la riduzione dei voli a Ciampino è imposta, per obbligo di legge, dal Piano di riduzione del rumore dell’11/11/2015 di Aeroporti di Roma, società di gestione di Fiumicino e Ciampino.
Si tratta della legge sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e dei decreti applicativi ad essa collegati, l’ultimo dei quali, il DM Ambiente 29/11/2000, impone alle società di gestione di strade, ferrovie e aeroporti di predisporre piani di contenimento e abbattimento del rumore, nel caso vengano superati i limiti di legge.
Il Piano di Aeroporti di Roma è contenuto anche dalla Valutazione di Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino e nel Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018.
Ryanair ha già rallentato l’attuazione del Piano di riduzione dei voli a Ciampino, attraverso una serie di ricorsi al TAR e Consiglio di Stato.
Il 17 marzo 2021 il TAR ha respinto, punto per punto, le pretese di Ryanair e si è attualmente in attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che si dovrebbe pronunciare il 16 settembre 2021.
Già dal 2004 il Consiglio di Stato ha confermato in maniera definitiva la validità di queste norme (Consiglio di Stato – Sez. VI – 7 settembre 2004, (C.c. 11/06/2004) Sentenza n. 5822).
Ora sembrerebbe di capire, dalle notizie di stampa, che il signor O’Leary, in pendenza delle decisioni della Magistratura, si sia presentato ai Ministri della Repubblica per chiedere loro di fermare la riduzione dei voli a Ciampino.
Vogliamo sperare che così non sia, in caso contrario sarebbe un enorme scandalo che i nostri Ministri anche solo lo avessero ricevuto.
Vogliamo ricordare ai nostri Ministri e al sig. O’Leary che 200 voli commerciali di Ryanair al giorno più almeno 50 voli giornalieri di altre compagnie di linea, di aviazione generale, di stato, di protezione civile e militari vorrebbero dire, nelle 17 ore di apertura dell’aeroporto un volo ogni 4 minuti, un incubo per gli abitanti di Ciampino, di Marino e tutto il quadrante sud di Roma.
Già oggi, nonostante la riduzione per la pandemia, la media di voli commerciali passeggeri al giorno è di 76, dei quali 10 tra le 6 e le 7 del mattino.
Gli aerei “silenziosi” di cui parla O’Leary (Boeing 737 MAX8), secondo il Piano di Aeroporti di Roma dovevano sostituire il 50% della flotta Ryanair a Ciampino entro metà del 2020, ma non si sono mai visti a causa dei noti incidenti che ne hanno fermato la produzione per un lungo periodo. Sono aerei che destano non poche preoccupazioni nei cittadini che se li vedranno passare sulla testa.
Sarebbe ora che il Governo e la Magistratura facessero rispettare le leggi della Repubblica.