Albano, il Consiglio di Stato respinge il ricorso presentato dal Comune sulla discarica di Roncigliano
Albano – E’ una doccia fredda quella che è piovuta questa mattina dal Consiglio di Stato sul Comune di Albano a seguito del respingimento del ricorso, che l’amministrazione guidata da Massimiliano Borelli aveva presentato nei confronti della Regione Lazio e della Città Metropolitana di Roma allora guidata da Virginia Raggi.
L’ordinanza, giunge a seguito del ricorso presentato dall’amministrazione dopo l’arrivo della sentenza, con parere negativo, che il TAR del Lazio aveva emanato lo scorso 7 settembre.
Come la precedente sentenza, anche l’ordinanza di respingimento del Consiglio di Stato ricalca le motivazioni di non sussistenza di prove di inquinamento della falda acquifera che scorre sotto la discarica.
“Non è stata data prova del fatto che, a causa della contaminazione della falda idrica del VII invaso della
discarica di Albano Laziale, vi sia un immediato e attuale pericolo per la salute umana specificamente determinato ovvero aggravato dall’ulteriore conferimento di rifiuti disposto in via temporanea dai provvedimenti impugnati”.
Queste le motivazioni che vengono riportate nell’ordinanza e che di fatto impediscono che la discarica venga chiusa. E’ grande lo sconcerto dei coordinamenti e comitati cittadini, No Inceneritore Albano e presidio per la chiusura della discarica che continueranno la loro battaglia per fermare lo scempio ambientale del territorio.
“Le ordinanze e le motivazioni contenute non si commentano, ma l’amarezza non si cancella”. E’ la dichiarazione a caldo rilasciata dal sindaco di Albano Massimiliano Borelli su Facebook.