Albano: Ricordato il brigadiere della Polizia di Stato Mario Laganà ucciso dai criminali nel 1967
Albano – È stato ricordato questa mattina il brigadiere della Polizia di Stato Mario Laganà ucciso da alcuni criminali nel 1967 con 25 coltellate mentre era a caccia nella Tenuta dei Principi Torlonia.
Fu poi abbandonato nelle gelide acqua del lago di Castel Gandolfo – imbavagliato e legato-, trovato solo 5 giorni dopo dagli inquirenti.
Aveva 41 anni e due figli, Marcello e Giorgio, presenti oggi alla Commemorazione al cimitero monumentale di Albano.
Presenti anche il primo dirigente della questura di Roma Mauro Baroni, vicario del questore Carmine Belfiore, la compagnia d’onore della Questura di Roma, i poliziotti di Albano e il dirigente del locale Commissariato vice questore Antonio Masala.
Il poliziotto originario di Reggio Calabria era arrivato al Posto di Polizia delle guardie di pubblica sicurezza negli anni sessanta dalla Sicilia, dove aveva combattuto il crimine della banda del bandito Giuliano.
Fu ucciso in seguito al fatto che scoprì un grosso contrabbando internazionale di sigarette sul territorio dei Castelli.
Giallo mai risolto purtroppo, questa l’ipotesi fatta dagli inquirenti che coinvolse anche alcuni religiosi ed esponenti malavitosi della zona.