Apicoltura nel Lazio, finanziate tutte le domande del Bando OCM Miele
Roma, 1 aprile 2024 – L’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, in relazione al Bando OCM miele per l’anno apistico 2023/2024, ha approvato la determina con la quale si provvede ad una rimodulazione interna delle risorse assegnate dal MASAF al fine di finanziare tutte le domande ritenute ammissibili.
In totale, quindi, sono state finanziate 90 domande di aiuto per un importo di circa 450mila euro.Nello specifico sono state sovvenzionate 6 domande di Università, Istituti di ricerca e Associazioni apistiche per circa 69.000 euro. 29 domande di apicoltori della provincia di Roma per circa 135.000 euro. 24 domande di apicoltori della provincia di Frosinone per circa 74.000 euro. 17 domande di apicoltori della provincia di Viterbo per circa 81.000 euro. 9 domande di apicoltori della provincia di Latina per circa 60.000 euro e 5 domande di apicoltori della provincia di Rieti per circa 26.000 euro.
Le dichiarazioni di Giancarlo Righini
«Siamo estremamente soddisfatti – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini – di essere riusciti a finanziare tutti i progetti ritenuti idonei grazie a un’accurata gestione delle risorse e a un ottimo lavoro della direzione agricoltura. Si tratta di un importante segno di attenzione verso un settore che nell’ultimo anno ha dovuto fare i conti con una congiuntura sfavorevole dovuta a diversi fattori a partire dai cambiamenti climatici che ha causato un forte calo della produzione di miele».
Gli obiettivi perseguiti con le azioni finanziate
Le azioni che sono state finanziate hanno le seguenti finalità: incrementare il grado di resilienza e professionalità del settore apistico, favorendo la diffusione di conoscenze tecniche volte, in particolare a combattere in modo efficace le patologie e gli aggressori dell’alveare. Contrastare le cause di cali della produttività e la mortalità delle api, attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche in azienda finalizzate anche a migliorare la capacità di adattamento degli alveari ai cambiamenti climatici, e a favorire la pratica del nomadismo, per incrementare e valorizzare l’utilizzo delle risorse nettarifere anche nelle aree marginali. Favorire l’aggregazione tra gli operatori per migliorare la competitività e l’orientamento al mercato; promuovere la conoscenza del settore, della filiera e dei prodotti e valorizzare il miele di qualità per diffonderne la conoscenza presso il mercato e il consumatore, anche attraverso azioni di informazione e promozione.
La proroga
È stato, infine, deciso di prorogare al 30 giugno 2024 la data per la realizzazione e la conclusione degli investimenti ammessi e di prorogare al 7 luglio 2024 la data per la presentazione delle domande di pagamento.