Ardea: I cittadini di Villaggio Ardeatino, protestano per la mancanza di acqua potabile. Le casette dispensatrici installate troppo lontano dalle loro case
Ardea – Numerose proteste sono giunte alla redazione di Info dai residenti della zona del Villaggio Ardeatino, i cittadini già vessati dalla presenza della discarica di via Roncigliano davanti alle loro case che sono anche senza acqua potabile per via dell’inquinamento delle falde acquifere.
Nei giorni scorsi, il Comune di Ardea, che prima mandava un’autobotte a rifornire casa per casa, ha installato quattro casette dell’acqua con diverse fontanelle dove prendere l’acqua potabile per le centinaia di residenti della zona nella parte verso il fosso di Torre Bruno. Questa è una zona a ridosso della ferrovia, a circa un chilometro di distanza da molte abitazioni dove risiedono anziani, famiglie e bambini e persone che hanno difficoltà negli spostamenti.
Pur apprezzando le casette di acqua potabile messe dal Comune, in accordo con Acea, un presidente dice: “La collocazione in fondo alla strada vicino ad un fosso che ci costringe a fare più di un chilometro per andarsi a rifornire di acqua potabile non è sicuramente ragionevole. Chiediamo quindi al sindaco e all’amministrazione comunale di Ardea, in tanti, di spostarle almeno alcune lungo la strada più vicino alle nostre abitazioni consentendo a tutti di fare perlomeno pochi metri per poter rifornirsi d’acqua.
In questo modo vengono svantaggiati chi non ha la macchina, le persone anziane e chi ha difficoltà di movimento. Ci auguriamo che vengano collocate in più punti lungo la strada in maniera da rendere più facile il rifornimento alle centinaia di cittadini che risiedono al Villaggio Ardeatino”.
Alcuni cittadini della zona si sono messi anche in regola con i pozzi privati, nonostante l’inquinamento delle falde sotterranee. Attendono da anni i lavori di urbanizzazione, impianti fognari e di acqua pubblica, che dovranno essere realizzati secondo un accordo tra il comune di Ardea e l’Acea entro i prossimi due anni.
Nel frattempo, chiedono a gran voce di essere messi in condizione di rifornirsi alle casette dell’acqua in maniera più facile e accessibile.