Ariccia, inaugurazione della Mostra “La riscoperta della Domus Aurea: Smuglewicz, ovvero ‘Francesco Polacco’”
Ariccia – Venerdì 27 settembre 2024 alle ore 17.30, presso Palazzo Chigi ad Ariccia, si terrà l’inaugurazione della mostra “La riscoperta della Domus Aurea: Smuglewicz, ovvero ‘Francesco Polacco’ – Incisioni dalla collezione Marigliani”. La mostra sarà visitabile dal 28 settembre fino al 24 novembre 2024.
L’evento, che vedrà la partecipazione del Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli, del Conservatore di Palazzo Chigi Francesco Petrucci, il Vicedirettore dell’Istituto Polacco di Roma e I Segretario dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia Magdalena Trudzik, il Direttore dell’Accademia Polacca delle Scienze a Roma Agnieszka Stefanik, Jerzy Miziołek, Università di Varsavia, Facoltà di Archeologia, il collezionista Clemente Marigliani e di numerose autorità del mondo culturale polacco e italiano, si concentra su una rara raccolta di acqueforti acquerellate che rappresentano le decorazioni della Domus Aurea, eseguite dall’artista polacco Francesco Smuglewicz (1745-1807). Queste incisioni fanno parte della prestigiosa collezione Marigliani, conosciuta per la sua ricca selezione di stampe antiche e materiali bibliografici.
Curata da Jerzy Miziołek, ex direttore del Museo Nazionale di Varsavia e profondo conoscitore del Rinascimento italiano, la mostra celebra i 250 anni dalla campagna di scavi del 1774, commissionata dall’editore e antiquario Ludovico Mirri, che portò alla scoperta degli affreschi della Domus Aurea, originariamente identificati erroneamente come le Terme di Tito. Gli affreschi furono chiamati “grottesche” poiché furono ritrovati in quelle che all’epoca erano considerate grotte, contribuendo alla diffusione di questo stile decorativo nel XVI secolo.
Grazie alla coraggiosa iniziativa di Mirri, pubblicata nel 1776 con il titolo “Vestigia delle Terme di Tito e loro interne pitture”, le decorazioni della Domus Aurea furono per la prima volta rappresentate con precisione e rigore, esercitando un impatto significativo sul movimento neoclassico, che influenzò profondamente la decorazione d’interni.
Smuglewicz, noto in Italia come Francesco Polacco, lavorò a stretto contatto con l’architetto Vincenzo Brenna per immortalare le decorazioni della residenza di Nerone. Il suo lavoro contribuì a rafforzare i legami culturali tra Italia e Polonia, che si consolidarono ulteriormente durante il periodo del Grand Tour. Questi legami furono resi ancora più saldi grazie a figure come i Poniatowski, il conte Potocki e il cardinale di York, che furono mecenati e collezionisti attivi.
L’esposizione di Ariccia rappresenta anche un tributo ai talentuosi artisti polacchi che hanno lasciato il loro segno in Italia, tra cui Szymon Czechoviccz e Tadeusz Kuntze, noto come “Taddeo Polacco”, che visse a Roma e influenzò il giovane Goya. Smuglewicz fu uno di questi artisti che, sebbene meno conosciuto in Italia, contribuì in modo significativo alla riscoperta dell’arte antica, elemento cruciale per lo sviluppo della cultura neoclassica.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Facoltà di Archeologia dell’Università di Varsavia e patrocinata dall’Istituto Polacco di Roma e dall’Accademia Polacca delle Scienze di Roma, sottolineando ancora una volta i profondi legami culturali tra Italia e Polonia.
Questa esposizione non solo offre una rara opportunità di ammirare opere straordinarie, ma invita anche i visitatori a riflettere sul ricco patrimonio culturale e storico che unisce due nazioni attraverso l’arte e l’archeologia.
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Last Updated on 24 Settembre 2024 by Autore P