Ariccia: La riapertura del ponte alla presenza di Matteo Salvini
Ariccia – Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini alle 15 ha inaugurato, insieme al sindaco Gianluca Staccoli e al vicesindaco Giorgio Leopardi, il ponte di Ariccia che da oggi è riaperto al transito totalmente.
L’evento è avvenuto alla presenza di tutte le autorità locali e regionali, dei consiglieri regionali e comunali, di molti sindaci dei Castelli e un ingente dispositivo di polizia e carabinieri. Presente anche il vescovo di Albano, Monsignor Vincenzo Viva
Salvini si è intrattenuto fino alle 17. Ha visitato anche Palazzo Chigi, si è complimentato con il sindaco Gianluca Staccoli e con il conservatore del Palazzo Francesco Petrucci per le belle mostre che ci sono. Tra queste, una di queste in corso contro la violenza sulle donne che ha visitato e molto apprezzato.
Poi quando è sceso nel cortile di Palazzo Chigi ha assaggiato un tronchetto di porchetta appena sfornato, tagliato dallo chef locale Ermanno Bravetti. L’ha assaggiata e gli è piaciuta moltissimo. C’è stato un bagno di folla per lui, ci saranno state circa 500 persone e si sarà fatto almeno 150 selfie che scattava lui stesso con il telefonino delle persone che glielo chiedevano.
Alla fine, è stato fermato da una troupe televisiva privata che gli ha fatto delle domande in merito a una situazione. Dopo è entrato in macchina con la scorta e si è diretto verso Roma, dove è tornato al Ministero delle Infrastrutture.
Sul posto, per la sicurezza di tutti, la polizia di Stato di Albano, i carabinieri e la polizia locale di Ariccia che ha scortato anche il pullman del Cotral che ha aperto il transito sul ponte del Comune. Si tratta del primo pullman del Cotral in moto con la scritta “Inaugurazione ponte di Ariccia”.
Salvini ha promesso di tornare presto ad Ariccia e ai Castelli perché gli piace molto l’ambiente, la buona cucina, la porchetta e anche i paesaggi. Infatti ha detto che era già venuto con la fidanzata a Castel Gandolfo e a Nemi l’estate scorsa.
Il ministro ha ricevuto in dono da parte di José Amici e della sua famiglia, imprenditori agrituristici del posto, un cesto di prodotti tipici locali.