Artena, nessun accordo salariale con i sindacati per i dipendenti comunali. Si va al contenzioso legale
Niente accordo salariale tra il Comune di Artena e i sindacati
Artena – Le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno preso atto, con estremo rammarico, dell’ennesimo atto di diniego perpetrato dall’Amministrazione comunale di Artena. Ovvero l’ennesima mancata firma da parte del segretario comunale nonché presidente della delegazione trattante dell’accordo per la ripartizione del salario accessorio 2023, che blocca l’erogazione di una parte consistente degli stipendi dal 2019 ad oggi. Soltanto perché i sindacati volevano fare una propria dichiarazione a verbale da allegare all’accordo, come concessa a tutti i livelli di contrattazione a partire dagli accordi all’ARAN.
“E’ inconcepibile – affermano i dirigenti sindacali territoriali Paolo Acquista (Cgil), Antonio D’Agostino (Cisl) e Andrea Altosinno (Uil) – una situazione unica a livello regionale, culminata nell’ultima riunione di giovedì 19 ottobre, quando la Segretaria comunale, su indirizzo del Sindaco, ha ritirato la volontà espressa all’inizio della riunione di giungere ad un accordo almeno sulla distribuzione del salario accessorio 2023 (che recuperava anche le somme di parte variabile del 2022), solo perché i sindacati volevano allegare al testo dello stesso una dichiarazione congiunta che dissentiva dalla mancata erogazione delle somme non erogate negli anni 2020 e 2021″.
“A seguito della mancata sottoscrizione dell’accordo di ripartizione del salario accessorio del 2022, dovuta all’unica convocazione del 27 dicembre 2022, e la mancata approvazione dell’atto unilaterale da parte dell’allora commissario prefettizio. Per questi motivi l’ente le ha considerate economie incamerando le somme nel proprio bilancio invece di inserirle come somme vincolate ai sensi della normativa vigente, facendo il comune, a parere delle scriventi, cassa sulle spalle dei dipendenti vista anche la situazione economica non rosea dell’ente.” Non si esclude il contenzioso legale e la proclamazione di sciopero.
Le parole dei sindacalisti
“La cosa paradossale – affermano i sindacalisti – è che la nostra posizione, che era anche quella della maggioranza delle RSU, non solo rappresentava la volontà espressa all’unanimità dall’assemblea dei dipendenti comunali, ma era anche anticipata una settimana prima dell’incontro con una specifica nota, di cui la parte datoriale non ha voluto tener conto. Il vero problema è che appare fin troppo evidente che una parte dei componenti della Giunta del comune di Artena è lontana anni luce dai propri dipendenti comunali, ai quali da quattro anni non eroga gran parte del salario accessorio, per alcuni anni non ha nemmeno consegnato le schede di valutazione, li fa lavorare, a nostro avviso, in una sede in cui la sicurezza sui luoghi di lavoro ha delle carenze strutturali importanti e non tiene conto della volontà espressa in modo unanime dalla assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori e da tutte le organizzazioni sindacali, nessuna esclusa.”
Continua “I fatti, al di là delle nostre considerazioni, e di quelle che ogni dipendente comunale e ogni cittadino di Artena potrà trarre da solo, sono che negli anni 2020 e 2021 i soldi dei dipendenti, relativi al salario accessorio, non sono né contrattati con le organizzazioni sindacali né erogati, così come quelli del 2022 che dopo l’unica delegazione del 27 dicembre dove i sindacati volevano firmare un accordo la parte datoriale si è’ rifiutata e continua a rifiutarsi ancora oggi. Parliamo di oltre 200.000 euro di somme destinate per legge ai dipendenti comunali che sono stati, a nostro giudizio, sottratti alle loro disponibilità e mandati in economia, a nostro parere, in maniera del tutto illegittima.”
“A questo punto – concludono Acquista, D’Agostino e Altosinno – non ci resta che la strada del contenzioso legale, per il quale abbiamo già avuto mandato unanime dall’assemblea dei dipendenti, e attraverso il quale chiederemo la restituzione delle somme sottratte in questi anni ai dipendenti comunali, oltre ovviamente le spese legali e gli eventuali interessi, chiedendo poi che – in caso di esito favorevole ai dipendenti – la Corte dei Conti chiami a risponderne chi abbia avuto una responsabilità. Ci teniamo a concludere con un attestato di immensa stima a tutti i dipendenti del comune di Artena, che dal 2020 ad oggi hanno proseguito senza interruzione ad erogare i servizi alla cittadinanza per quattro anni in cui hanno subito una pandemia, una indagine della Procura delle Repubblica che ha più volte modificato l’assetto amministrativo, e soprattutto senza una parte sostanziosa del proprio stipendio”.
“Auspichiamo per l’ennesima volta un dietro front del Sindaco e della Giunta Comunale su una situazione che a nostro parere rasenta il ridicolo e che rischia di far esborsare ai cittadini di Artena somme molto più alte per le spese legali che l’ente dovrà sostenere e per gli interessi di mora che molto probabilmente dovrà erogare ai propri dipendenti comunali. Senza nulla dire sulla opinione che abbiamo della continua inadempienza dell’amministrazione su questo, come su altri temi, che saranno oggetto di specifica valutazione sul piano penale e amministrativo.”
Per aggiornamenti sull’accordo tra il Comune di Artena e le sigle sindacali sopra citate, aggiornati tramite il nostro sito web.
Last Updated on 23 Ottobre 2023 by Autore C