Beni confiscati Grottaferrata, al via da colle delle ginestre la fase di coprogrammazione
Grottaferrata – L’Amministrazione comunale ha avviato, come preannunciato nel corso del recente convegno pubblico sui beni confiscati alla criminalità organizzata, il percorso e le azioni necessarie a concretizzare quanto prima l’annunciato obiettivo, auspicato da tutta la comunità civile, che prevede il riuso nel breve medio termine degli immobili sequestrati presenti sul territorio grottaferratese.
Il sindaco Luciano Andreotti, affiancato dall’assessora alle Politiche Sociali, Tiziana Salmaso, dalla responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali, dottoressa Patrizia Pisano e da un tecnico delegato dall’Ufficio Patrimonio hanno in tal senso incontrato presso il palazzo municipale di Grottaferrata, l’avvocato Luca D’Amore, esperto di settore e consulente del Comune di Grottaferrata.
Tenuto conto delle caratteristiche strutturali dei singoli beni e delle finalità autorizzate dall’Agenzia dei beni confiscati, il Comune di Grottaferrata darà avvio ad un tavolo di lavoro con gli Enti del Terzo settore avvalendosi delle forme di co-programmazione, co-progettazione ai sensi dell’art. 55 del codice del terzo settore (D. Lgs n. 117/2017).
ll Comune partirà a breve attraverso un avviso pubblico di coprogrammazione per il fabbricato sito all’interno del complesso residenziale denominato “Colle delle Ginestre” al fine di co-programmare individuando i bisogni da soddisfare, gli interventi da effettuare, le modalità di realizzazione degli stessi e le risorse necessarie. A seguire gli altri complessi immobiliari assegnati.
In questa fase il Comune organizzerà con gli enti del terzo settore e con la popolazione dei sopralluoghi sui beni onde individuare concretamente i bisogni da soddisfare.
Si passerà quindi alla fase di co-progettazione vera e propria, tramite ulteriore avviso pubblico, finalizzata alla definizione e alla realizzazione di specifici progetti diretti a soddisfare bisogni definiti, alla luce degli strumenti di programmazione già espletati.
“Uno degli aspetti più interessanti della co-progettazione è senza dubbio il modificarsi del tradizionale rapporto di committenza in cui il pubblico decide e il privato esegue in favore di processi decisionali maggiormente cooperativi e improntati ad una logica di governance” dichiarano il sindaco Luciano Andreotti e l’assessora alle Politiche sociali, Tiziana Salmaso.
“La concretizzazione di tale concetto è indubbiamente più complessa e comporta la ridefinizione del ruolo dell’attore pubblico come soggetto che, definite le priorità generali, diventa attivatore e integratore di risorse del territorio, valorizzando quindi in quel contesto il Terzo settore non soltanto come soggetto esecutivo, come tipicamente avviene in altre modalità di rapporto quali l’appalto e la concessione di servizi, ma come soggetto attivo e propositivo” spiegano gli amministratori.
Terminata la fase di co-progettazione, il Comune avvierà la procedura di affidamento ottemperando a quanto previsto dall’art. 48 del codice antimafia, in particolare con procedura ad evidenza verrà predisposto un bando per l’assegnazione e, all’esito, una volta individuato l’assegnatario, verrà sottoscritto con lo stesso un contratto di concessione o comodato previa verifica, tramite la competente Prefettura, dell’assenza di cause ostative (es. precedenti di polizia, di prevenzione etc).
“Come si può facilmente notare – sottolineano ancora il sindaco Andreotti e l’assessora Salmaso – il percorso che l’Amministrazione comunale sta seguendo, affiancata da professionisti di chiara e riconosciuta fama, un percorso limpido e completamente aperto al pubblico, nel pieno rispetto delle norme e fedeli a quanto si è annunciato in occasione del recente forum. Una iniziativa di valore che ha avuto echi e ha ricevuto congratulazioni da rappresentanti delle istituzioni, avvocati, magistrati e accademici di tutta Italia”.
“Si tratta di processi lineari quanto complessi ai quali tuttavia questa Amministrazione, grazie a un lavoro lungo anni, sta arrivando. Un traguardo – concludono il sindaco e l’assessora – che sarà ad esclusivo beneficio di tutta la comunità grottaferratese, anche di coloro i quali esercitano il legittimo diritto di critica non a fine costruttivo ma per puro amore di polemica e a favore di una visibilità ridondante e autoreferenziale che di fronte all’evidenza dei fatti che questa Amministrazione andrà a presentare, perderà, purtroppo per loro, ogni clamore.”
“Ciò soprattutto perché gli stessi autori di tante polemiche si accorgeranno autonomamente di aver davvero mancato l’opportunità di lavorare assieme ad un progetto realmente inclusivo e del quale l’intera collettività potrà e dovrà sentirsi direttamente responsabile. In questa direzione stiamo lavorando.”
“A questi risultati approderemo finalmente, possiamo dirlo, a breve, grazie proprio alla collaborazione decisiva di tutte e tutti i cittadini intellettualmente onesti e di buona volontà”.