Castel Gandolfo, Angeletti (FdI): “Tribune olimpiche, da PD e Regione Lazio poca serietà”
Castel Gandolfo – “Se andrà in porto quanto previsto dall’accordo di collaborazione, dovremo ringraziare unicamente il coraggio, la tenacia e la perseveranza con cui la dirigenza della Federazione Italiana Canoa Kayak avrà affrontato e portato a termine gli obiettivi prefissati. Continuo, invece, a nutrire forti dubbi circa la serietà politica dimostrata dalla Regione Lazio e, in particolare, dal Comune di Castel Gandolfo. Dubbi suffragati da evidenti dati di fatto”.
Così, in una nota stampa, il presidente del Circolo “Giorgia Meloni” di Castel Gandolfo Fabio Angeletti.
“Il primo dato di fatto, quello più lampante e che maggiormente sale agli occhi dell’opinione pubblica – spiega Angeletti –, riguarda la concomitanza con le elezioni amministrative. Nel 2017, ad assicurare la rielezione di Milvia Monachesi e del suo fedele scudiero Cristiano Bavaro, c’erano le promesse dell’approvazione del Piano Regolatore della Campagna Romana e la costruzione di un certo numero di appartamenti alle Mole. Entrambi furono rieletti, poi sappiamo tutti come è andata a finire”.
“Secondo dato di fatto – prosegue Angeletti –: c’è da pensare alle prossime elezioni ed ecco che viene presa e ‘rispolverata’ la legge regionale 7 del 2017. Ora si inizia a parlare di ‘efficientamento energetico’, di ‘cambio di destinazione d’uso’, di ‘rivalutazione del territorio’, della possibilità, per alcuni cittadini, di mettere mano alle proprietà e rivalutarle, migliorarle, ampliarle, ristrutturarle, cambiare ‘destinazione d’uso’ a un capannone, a un vecchio rudere o a una soffitta. Tutte cose già abbondantemente note alla politica castellana, non adeguatamente pubblicizzate ma ‘da spendere’ in tempi migliori: in occasione delle prossime elezioni amministrative”.
“Vogliamo parlare, poi – va avanti il presidente del Circolo ‘Giorgia Meloni’ di Castel Gandolfo –, di come sono state tenute da parte le vecchie e gloriose tribune olimpiche? Infatti non mi spiego, e vengo al terzo dato di fatto, come mai ‘solo oggi’ si conosca chi è il proprietario della Torre d’Arrivo, mentre qualche anno fa, ossia quando il Comune di Castel Gandolfo chiese il rimborso di 9.600 euro relativo allo smaltimento dell’amianto presente all’interno della struttura, la Regione Lazio respinse con decisione ogni responsabilità sulla struttura stessa. Ora, invece, si fa addirittura promotore della ristrutturazione e rivalutazione dell’intera area, tribune olimpiche comprese!”.
“Per tutti questi anni – conclude Angeletti – si è lasciato in completo stato di abbandono un’area che poteva essere ripulita, bonificata e concessa in uso alla comunità castellana. Invece questa politica, quella che con una incredibile faccia tosta si sta apprestando a citofonare alla vostra porta per chiedervi di nuovo fiducia, ha preferito mantenere l’intera area, per tutto questo tempo, nella sporcizia, nel degrado e nell’abbandono, salvo poi rivendicarne la rivalutazione a qualche mese dalle elezioni. È questa la politica del Partito Democratico di Castel Gandolfo e della Regione Lazio a guida Zingaretti? Ma a chi volete prendere per il naso?”.