Castel Gandolfo, definite aree per parcheggi a pagamento. Angeletti (FDI): “Quando arriverà comunicazione ufficiale?”
Castel Gandolfo – “Il 19 marzo u.s. il Comune di Castel Gandolfo ha pubblicato una serie di documenti che, nell’insieme, definiscono il nuovo assetto delle aree da destinare a zona parcheggi a pagamento” scrive Fabio Angeletti di Fratelli D’Italia Castel Gandolfo.
“Dall’esame della documentazione abbiamo potuto notare, con nostra meraviglia, la nascita di numerose colonnine destinate alla ricarica di autovetture elettriche e l’ampliamento dell’area destinata alla sosta dei camper”.
“Purtroppo, l’aumento di zone destinate al parcheggio a pagamento (c.d. strisce blu) e la quasi totale mancanza di aree destinate alla sosta gratuita (previsti solo 23 stalli nell’area Terminal Bus), rende la documentazione, nella sua totalità, priva di quegli elementi necessari per procedere ad un’approfondita analisi”.
“In particolare, l’art. 7, comma 8 del codice della strada prevede: “8. Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.
“Da quanto si evince dagli elaborati pubblicati sull’albo pretorio, in particolare a quelle riferite al centro storico e al lago, a differenza degli stalli riservati ai disabili, alle operazioni di carico/scarico e alle aree di sosta dedicate alla ricarica delle autovetture elettriche, le zone destinate al parcheggio gratuito non sono state riportate. Errore? Dimenticanza, o precisa volontà?
La comunicazione di tale dato è importante in quanto potrebbe, oltre a rendere illegittimo il provvedimento amministrativo istitutivo delle zone di parcheggio a pagamento (Sezioni Unite della Corte di Cassazione, sentenza nr. 116/2007), annullare tutti i verbali di accertamento e contestazione per sosta vietata (Cassazione, sentenza nr. 18575/2014) con conseguente nocumento alle casse comunali”.
“Tale obbligo però non sussisterebbe per le zone definite “area pedonale”, “zona a traffico limitato”, nonché per quelle “di particolare rilevanza urbanistica”, ma tutte devono essere “opportunamente individuate e delimitate dalla Giunta” con apposito atto amministrativo (art. 7 comma 8 del CdS)”.
“Quindi, a meno che non vi sia stato un errore o dimenticanza nel riportare tali dati/informazioni, invitiamo il Sindaco a rivedere tale piano ed eventualmente integrarlo con l’ubicazione dei parcheggi gratuiti” conclude Angeletti.